La plastica ha praticamente invaso la nostra vita quotidiana: nel bene, a supporto di ogni nostra attività, e nel male, quando diventa rifiuto altamente inquinante. Ma soprattutto quando si frammenta in micro e nanoplastiche che entrano nella catena alimentare.
Oggi non possiamo fare a meno di questi materiali, che trovano applicazioni
in tutti i settori: i computer, gli hard disk portatili, i cd e quasi tutti gli
oggetti di uso domestico sono costituiti da polimeri sintetici, e sono prodotti
plastici sofisticati le anche protesiche, le articolazioni del ginocchio, gli stent
cardiaci...
Il risvolto della medaglia è che con i milioni di tonnellate di plastiche
che scarichiamo ogni anno nei mari non solo abbiamo distrutto gli habitat
marini trasformandoli in discariche, ma ci stiamo esponendo all’assunzione
attraverso il pesce di frammenti e di altri elementi nocivi per la salute, con
i danni tutti da indagare da parte della ricerca medica.
Tuttavia, le strade della sostenibilità ci sono e sono percorribili. In
questo libro Silvio Greco offre molti spunti di riflessione su una criticità
che abbiamo il dovere di affrontare con comportamenti diversi, sia come
individui sia come istituzioni, se vogliamo migliorare la qualità della nostra
vita.
Silvio Greco, La plastica nel piatto, ed. Giunti, 2020, € 18,00
Nessun commento:
Posta un commento