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lunedì 27 settembre 2021

IL PATTO EDUCATIVO GLOBALE


LE LINEE GUIDA 

Cos’è il Patto Educativo Globale? Papa Francesco il 12 settembre 2019 ha lanciato «l’invito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente». Per questo scopo ha promosso l’iniziativa di un Patto Educativo Globale «per ravvivare l’impegno per e con le nuove generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta e inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione». Si tratta di «unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna».

MESSAGGIO di S. Em. il card. Versaldi, Prefetto della Congregazione 

Cari educatori, è urgente il bisogno di umanizzare l’educazione, mettendo al centro la persona e creando le condizioni necessarie per uno sviluppo integrale. Dando ai bambini e ai giovani una giusta autonomia e il necessario protagonismo sarà possibile che ognuno cresca interiormente, in mezzo ad una comunità viva, interdipendente e fraterna. Nella condivisione di un destino comune la complessità della realtà verrà letta attraverso le lenti di un nuovo Patto Educativo, che ci conduce a riscoprire la bellezza dell’umanesimo ispirato al Vangelo. In un contesto di difficoltà e polarizzazione, noi adulti dobbiamo fare un passo indietro, dire meno e ascoltare di più le esigenze dei ragazzi al fine di permettere ai loro talenti individuali di manifestarsi e fiorire liberamente. Qui si colloca il vero significato dell’inclusione, che “è parte integrante del messaggio salvifico cristiano” (Papa Francesco, Discorso ai partecipanti all’Assemblea Plenaria della Congregazione per l’Educazione Cattolica, 20 febbraio 2020). Educare è molto più che insegnare. In un processo tanto delicato quanto articolato si possono costruire progetti condivisi di cambiamento per trasformare concretamente i contesti reali. Diamo loro fiducia, senza timore… Ci sorprenderanno! 

+ Giuseppe Versaldi

PRESENTAZIONE di S. E. Mons. Zani, Segretario della Congregazione

Questo vademecum è una guida preparata per attuare il Patto Educativo ed è destinato soprattutto agli educatori che hanno il compito di accompagnare i ragazzi e i giovani, attraverso percorsi formativi scolastici ed extrascolastici, formali ed informali, nella costruzione della casa comune. Papa Francesco da tempo insiste sulla necessità di investire i talenti di tutti per fare maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente. Con i suoi numerosi messaggi, e soprattutto quello lanciato il 15 ottobre 2020, egli ha rinnovato l’invito a stringere un Patto Educativo che permetta di trovare la convergenza globale per un’educazione che sappia farsi portatrice di una alleanza tra tutte le componenti della persona: tra lo studio e la vita; tra le generazioni; tra i docenti, gli studenti, le famiglie e la società civile con le sue espressioni intellettuali, scientifiche, artistiche, sportive, politiche, imprenditoriali e solidali a sostegno delle giovani generazioni. Di fronte alla “catastrofe educativa”, provocata dalla pandemia, che ha aumentato un divario educativo già allarmante, non bastano ricette semplicistiche, ma occorre credere nel potere trasformante dell’educazione. Educare è scommettere e dare al presente la speranza che rompe i determinismi e i fatalismi; educare è sempre un atto di speranza che invita alla co-partecipazione e alla trasformazione della logica dell’indifferenza in una cultura dell’incontro e dell’inclusione. L’educazione deve aiutarci a costruire un futuro che non sia più segnato dalla divisione, dall’impoverimento delle facoltà di pensiero e di immaginazione, ma fondato sull’ascolto, sul dialogo e sulla mutua comprensione. Il vademecum riprende i sette obiettivi indicati da Papa Francesco, ognuno dei quali può diventare un percorso educativo da sviluppare attraverso le tappe della riflessione, della elaborazione di progetti rispondenti alle varie sfide locali e della loro attuazione concreta. Potranno nascere storie ed esperienze personali e comunitarie capaci di ispirare anche altri a condividerle e così intraprendere un processo di cambiamento, ispirato alla cultura della cura, all’ecologia integrale, alla costruzione della fraternità e della pace. Le esperienze potranno essere raccolte dalle Commissioni delle Conferenze Episcopali e inviate anche alla LUMSA. Occorre avere fiducia e investire nelle potenzialità dei giovani perché siano aiutati a guardare avanti insieme e con coraggio. 

                                                                                                       + Angelo Vincenzo Zani 

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