Il Signore ci interpella dalla sua croce
a ritrovare la vita che ci attende,
a guardare verso coloro che ci reclamano,
a rafforzare, riconoscere
e incentivare la grazia che ci abita.
Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3),
che mai si ammala,
e lasciamo che riaccenda la speranza.
Papa Francesco
Carissime/i,
stiamo vivendo un momento difficile per tutti, per molti difficilissimo. Siamo prossimi alle festività pasquali e proprio in questa situazione vivremo la Santa Pasqua, come un'esperienza di eccezionale gravità e sofferenza. Stiamo vivendo, altresì, una Quaresima che più che liturgica è di realtà, ci stiamo preparando a una Pasqua che più che di riti è di vita.
In questo surreale scenario in cui il Covid-19 ci ha catapultato, cerchiamo di affrontare questa nuova condizione senza affanni, proviamo a trasmettere serenità e, se i tempi ci costringono a rallentare i nostri ritmi, trasformiamo il limite in opportunità. In questo momento la nostra Associazione, l’AIMC, può contribuire a sostenere un popolo che vuole continuare a vivere e dare consistenza alla propria speranza. Le azioni che si possono compiere sono semplici ed essenziali, ma aiutano a tracciare il volto di un’esperienza condivisa.
L’emergenza da coronavirus ha fatto saltare tutti gli appuntamenti che riempivano le nostre agende, cerchiamo altre modalità per sostenerci e vivere in comunione, a cominciare dalla preghiera e da quei contatti che i nuovi mezzi di comunicazione ci permettono.
In questi giorni è aumentata la frequenza di utilizzo dei canali di comunicazione più moderni, ma uno strumento tradizionale, come la semplice telefonata, resta fondamentale per stare vicini ai nostri soci, soprattutto a quelli più anziani e a quelli in sofferenza. Cerchiamo, se possiamo, di utilizzare al meglio questo tempo: siamo generosi, cerchiamo, magari via telefono o social, le persone più sole;
preghiamo il Signore per quanti sono provati in Italia e nel mondo.
Questo momento storico senza precedenti può diventare occasione e opportunità di “cura delle relazioni” con i nostri soci, di recuperare il meglio delle relazioni ravvicinate non solo con i nostri familiari, avendo più tempo da trascorrere insieme, ma anche di riaprirci e renderci disponibili a quel
dialogo associativo che spesso è interrotto dalla frenesia di giornate vissute sempre di corsa.
Un’occasione da cogliere per pensare, per cambiare qualcosa di sé stessi, per diventare migliori, per apprezzare aspetti della vita sui quali forse non ci eravamo soffermati. Anche gesti apparentemente banali e scontati come studiare, lavorare, svolgere le mansioni domestiche e prenderci cura delle persone accanto a noi possono vestirsi di una luce nuova, se compiuti con cura, attenzione… amore.
Il virus ci ha costretto a fermarci…a stare a casa. - #Iorestoacasa… #maescoconlamente - quindi, anche se siamo isolati, il pensiero e lo spirito possono andare lontano con la creatività dell’amore. “La fede pasquale nutre la nostra speranza. È la speranza di un tempo migliore, in cui essere migliori noi, finalmente liberati dal male e da questa pandemia. È una speranza: la speranza non delude, non è un’illusione, è una speranza” come dice Papa Francesco.
Ricordando il nostro passato, fatto di stress, ritmi serrati e frasi non dette, troviamo oggi la forza per affrontare questa nuova sfida, consapevoli che nella vita ci vogliono fede, impegno e amore.
Andiamo avanti nella speranza e, ora più che mai, sentiamo "concreto" il bisogno di mantenere certa la speranza che alla Pasqua vera della vita, che è la vittoria della vita sulla morte, che è la certezza della salvezza, noi arriveremo. Preghiamo, sosteniamoci insieme attraverso la preghiera e raggiungiamo, laddove possibile, i cuori di tutti i nostri cari, di tutti i nostri soci, e teniamo viva e alta
la nostra identità di Maestri cattolici, al servizio della scuola e del nostro Paese... sempre.
Così l’AIMC al tempo del Coronavirus continua ad Esserci e a generare, anche a distanza, opportunità che possono aiutarci a non scoraggiarci di fronte ad una prova così dura e a coltivare quei
valori che daranno senso e significato per poter dire che il tempo del coronavirus non sarà stato tempo perso.
Con questo spirito, con questa speranza, auguriamo a tutti e a ciascuno una Santa Pasqua, uniti nella preghiera affinché tutto questo incubo possa finire al più presto per incontrarci di nuovo e… abbracciarci.
INSIEME SI VINCE, INSIEME… per collaborare alla nuova umanità da costruire insieme.
Sempre con il desiderio di sorridere per pensare…e pensare sorridendo!
La Segretaria Nazionale Il Presidente Nazionale
Esther Flocco Giuseppe Desideri
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