Il 15,6 per cento degli italiani nega l'Olocausto !
Fulvio Fulvi
Nel 2004 erano il 2,7%. Il 16,1% ritiene che nei
campi di sterminio le vittime siano state molte meno di quelle di cui parlano i
libri di storia. L'Eurispes: più a sinistra che a destra
Una percentuale che fa
venire i brividi: il 15,6% degli italiani nega la Shoah.
Crede cioè che lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti non sia mai
avvenuto. A questi cittadini "scettici" che vorrebbero cancellare
pagine di storia documentata anche da testimoni che hanno vissuto personalmente
la tragedia dei lager, vanno aggiunti quelli che sostengono che l'Olocausto non
avrebbe prodotto diciassette milioni di vittime ma molte meno: è il 16,1% degli
intervistati a sostenerlo. I dati, allarmanti, emergono dal rapporto Eurispes
2020 sul nostro Paese.
Ma le risposte ad altri quesiti sullo stesso
tema mostrano anche elementi in apparente controtendenza rispetto a quelli
sulla veridicità della "soluzione finale" voluta da Hitler:
l'affermazione secondo la quale gli ebrei controllerebbero il potere economico
e finanziario, prosegue l'indagine Eurispes, raccoglie infatti il generale
disaccordo degli italiani (76%); non manca però chi sostiene questa idea
(23,9%). Gli ebrei controllerebbero i mezzi d'informazione a detta di più di un
quinto degli intervistati (22,2%), mentre i contrari arrivano al 77,7%.
Dal 2004 a oggi gli italiani che negano la Shoah
sono cresciuti dunque dal 2,7 al 15%. Un segnale del clima di odio e
pregiudizio razziale che si sta diffondendo nella Penisola, come dimostrano i
recenti episodi di minacce, scritte antisemite sui muri, e anche insulti a
stranieri. "Il negazionismo continua a infangare la memoria di questa
tragedia - commenta il viceministro agli Interni, Matteo Mauri -, dobbiamo fare
di più affinché le teorie negazioniste non trovino nuovo consenso".
"È responsabilità di tutti noi - prosegue Mauri - non sottovalutare questi
dati che rendono evidente come razzismo e antisemitismo siano ancora presenti
in Italia. Dobbiamo tenere vivo quel doloroso ricordo, in modo che soprattutto
le giovani generazioni possano conservare e trasmettere la nostra memoria
storica. Gli atti intimidatori di questi giorni, che spesso vengono relegati a
'ragazzate' o poco più, sono gravi e inammissibili. Nessuno deve sottovalutare
la loro pericolosità. Per questo motivo il governo - conclude il vice ministro
- tiene alta la guardia ed è al lavoro per contrastare con fermezza qualsiasi
deriva estremista".
Il rapporto Eurispes riserva qualche sorpresa
riguardo alla colorazione politica di chi nega l'Olocausto. «La credenza che la Shoah non abbia mai avuto luogo -
si legge - vede il picco di intervistati “molto” d’accordo tra chi si riconosce
politicamente nel Movimento 5 Stelle (8,2%), concordi complessivamente nel
18,2% dei casi; la più alta percentuale di soggetti concordi (abbastanza o
molto) si registra però tra gli elettori di centrosinistra (23,5%). I revisionisti risultano più
numerosi della media a sinistra – per il 23,3% l’Olocausto degli ebrei è
avvenuto realmente, ma ha prodotto meno vittime di quanto si afferma di solito
– ed al centro (23%), meno a destra (8,8%)».
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