UMEC-WUCT Consiglio
2019
Bruxelles,
15-17 novembre
EDUCARE IN UN MONDO CHE CAMBIA
Sentieri di violenza vs
sentieri di libertà ?
Ogni evento educativo è radicato in una visione della
vita e incarnata nel quotidiano. Valori, azioni, relazioni, visioni del mondo
si concretizzano in sentieri da percorrere per raggiungere determinate mete, al
fine di permettere a ciascuna persona di sviluppare i talenti personali e
realizzarsi pienamente.
L’educazione è un cammino che si percorre su determinati
sentieri che permettono all’allievo, orientato e accompagnato dall’educatore,
di vivere delle esperienze, di conquistare conoscenze e competenze, di mettersi
alla prova, di riflettere, di progettare e sperimentare dei progetti personali
o comunitari. E’ un cammino che interroga e sfida, di fronte ai molteplici
cambiamenti e delle violenze che caratterizzano il mondo odierno. L’educazione
è un cammino che si realizza con gli altri: il progetto di ogni persona si
confronta con quello altrui, si arricchisce, si rivisita, si affina, in
rapporto con i progetti educativi degli altri e della società.
Quali visioni della vita e dell’educazione, dell’uomo e
dell’umanità del mondo orientano, o dovrebbero orientare, i vari percorsi, i
progetti, le scelte, gli stili di insegnamento, le relazioni, la solidarietà,
la responsabilità, le valutazioni in contesto caratterizzato da crisi e di
molteplici mutazioni?
Gli stessi saperi, le scelte organizzative, i ritmi non
sono “senz’anima”. I sentieri educativi (che percorriamo ogni giorno) possono
essere sentieri di libertà o sentieri di violenza, sentieri che hanno senso o
sentieri privi di meta, sentieri che esaltano la dignità di ogni persona o sentieri che la umiliano e sviliscono,
sentieri a misura del passo di ciascuno o sentieri omologati, sentieri che
sviluppano responsabilità e autonomia o sentieri che favoriscono passività e
“inappetenza culturale”, sentieri ove la libertà è vissuta o sentieri ove si
pratica la violenza, sentieri che aprono nuovi orizzonti o sentieri di
autoreferenza e chiusura, sentieri di coraggio o di paura, strade di ricerca,
di confronto e di riflessività o percorsi di arroganza, di colonizzazione o di
liberazione e valorizzazione, sentieri di rifiuto o di accoglienza per
favorire la concreta realizzazione di
ciò che Papa Francesco chiama “umanesimo solidale”.
Guardiamo dentro le istituzioni scolastiche ove operiamo,
con coraggio e con lealtà. Esploriamo stili e saperi, progetti e relazioni al
fine di comprendere quali sono le caratteristiche di un sentiero di libertà, al
fine di scoprire e snidare le varie forme di violenza che persistono e frenano
o ostacolano la concretizzazione dell’umanesimo solidale e responsabile per una
società vissuta in spirito di condivisione, nella diversità, ma anche di
scoprire e valorizzare le possibilità teoriche e pratiche dei sentieri di
libertà. Si tratta di comunicare e
scambiare le esperienze, tenendo conto della nostra identità cristiana, che
permette di evitare ogni tentazione di percorrere le vie dell’oppressione e
della violenza.
Insomma, si tratta di esplorare e di (ri)pensare il
nostro modo di essere (sempre e ovunque) degli educatori esemplari, degli
educatori cristiani capaci di operare nella complessa realtà odierna e nei vari
ambienti dove insegniamo: testimoni credibili nelle scuole e nel mondo.
L’annuale Consiglio UMEC-WUCT, del prossimo novembre, a Bruxelles, attende
perciò le nostre riflessioni ed esperienze che, condivise, ci aiuteranno ad
arricchirci reciprocamente e a migliorare la qualità del nostro essere
educatori e formatori delle giovani generazioni, di dare un significativo
contributo alle istituzioni ove operiamo, in realtà complesse e in rapido
cambiamento.
Per favore,
inviare entro il 15 settembre i vostri contributi di idee ed esperienze a: umec.wuct@gmail.com.
Per conoscere il programma e le
modalità di partecipazione scrivere a: umec.wuct@gmail.com o visitare il blog: http://wuct.umec.blogspot.com
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