“A scuola a cinque anni. A sei anni corso di musica. A sette quello di tennis. E così via, verso una sfilza di obiettivi e traguardi che segneranno i primi passi della loro carriera. Eppure, a farne le spese è il benessere psicologico, con un numero sempre maggiore di bambini in terapia, o comunque sotto controllo”. (L’Adige )
NON DIMENTICHIAMO CHE IL VERO TRAGUARDO È LA VITA FELICE
Successo, potere, denaro non sono demoni da fuggire a prescindere. Ci sono persone che sono felici dei traguardi che raggiungono in ambito lavorativo, sportivo, politico. Non è un male! Il male è quando la smania di successo mette in ombra il diritto alla felicità.
Il pensiero strategico è sacrosanto! Ma cominciamo ad applicarlo insegnando ai bambini a raggiungere i propri obiettivi, non quelli che il mondo vorrebbe da loro.
Lasciamo da parte quelle teorie che tentano di inculcare la competizione sfrenata, quegli atteggiamenti che, in modo sottile, fanno passare un messaggio simile.
La prima vittima è sempre la lentezza. I bambini vivono in un mondo che scorre lento, fatto di giochi, di finzione, di piccoli interessi e passatempi. Ciascuno di questi è fondamentale per il bambino, è un tassello verso la sua crescita armonica...
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