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lunedì 26 novembre 2018

FAMIGLIA - SCUOLA - ATTIVITA' EXTRACURRICOLARI - Consenso preventivo?

Ha suscitato una vasta eco la circolare, firmata dai direttori generali del Miur Maria Assunta Palermo e Giovanna Boda, che stabilisce che “le famiglie devono esprimere il consenso, ove occorra, al fine della partecipazione degli alunni e studenti alle attività extra-curricolari” inserite nel Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof). A tal fine si dispone che il Ptof venga “predisposto antecedentemente alle iscrizioni, per consentire alle famiglie di conoscere l’offerta formativa delle scuole così da assumere scelte consapevoli in merito all’iscrizione dei figli”. Ulteriori attività didattiche eventualmente aggiunte in corso d’anno “devono essere portate tempestivamente a conoscenza delle famiglie, o degli studenti se maggiorenni”.
La circolare, inviata a tutti gli Uffici Scolastici Regionali, è stata accolta con favore da diverse associazioni cattoliche, che da anni stanno combattendo contro l’ingresso nelle scuole di temi che riguardando la sfera della affettività, sessualità, educazione di genere, che “per i loro contenuti sono invece da sottoporre alle scelte educative delle singole famiglie, anche se svolti nel normale orario scolastico”, come ha dichiarato Chiara Iannarelli, vicepresidente di Articolo 26, associazione nazionale di genitori.
Prese di posizione dello stesso tenore sono venute dalle associazioni Pro Vita e Generazione Famiglia, che in un comunicato congiunto hanno chiamato in causa anche la condanna dell’“ideologia gender” pronunciata da Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Postsinodale ‘Amoris Laetitia’.
Anche il Movimento Italiano Genitori (Moige), per bocca del suo direttore generale Antonio Affinita, ha elogiato la circolare ministeriale: “Finalmente i genitori tornano ad essere responsabili e protagonisti dell’educazione e della crescita dei propri figli all’interno delle scuole”.
Altrettanto immediata, ma assai critica, è stata invece la reazione dei sindacati che hanno chiesto un incontro urgente con il ministro Bussetti per discutere il merito della circolare “i cui contenuti rischiano di essere lesivi dell’autonomia professionale dei docenti e dell’autonomia scolastica, entrambe costituzionalmente garantite”.
La nota dei sindacati confederali sottolinea che “ai fini della predisposizione del Ptof la scuola deve certamente promuovere i necessari rapporti con le famiglie, ma la scuola è un insieme di professionalità e costruisce un progetto formativo che le famiglie scelgono in fase di iscrizione” e che deve essere accettato (o respinto) nel suo insieme. “Il rapporto con la collettività scolastica – conclude la nota –non può essere inteso come adesione ad un servizio a domanda individualizzata, l’esatto opposto della funzione che la Costituzione affida all’istruzione”.
Fonte: TUTTOSCUOLA 

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