PER UNO SPORT UMANO E SEMPRE PIÙ' AUTENTICO
Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita consegna
oggi alla comunità degli sportivi un Documento utile alla “costruzione
di un sport umano e sempre più autentico”. L’attenzione per lo sport non
è nuova alla Chiesa, che ha sempre manifestato un particolare riguardo
verso tutte le attività che hanno al centro la persona. In questo senso
il titolo del Documento è rivelatore dell’essenza e della ragione
dell’interesse e dell’impegno della Chiesa verso lo sport.
Al centro vi è infatti l’essere umano, nella sua unicità fatta di
corpo e spirito; vi è il bisogno che ogni sua attività, compresa quella
sportiva, sia sostenuta da un corredo di virtù e buone qualità, che gli
permettano di elevarsi e mai di cadere nei pericoli che possono
insidiare ogni umana attività.
Il primo concetto richiamato non a caso è quel “fare del proprio
meglio” che Papa Francesco ha più volte citato in molti suoi discorsi,
invitando soprattutto i giovani a “non accontentarsi di un pareggio”
nella vita.
Lo sport poggia su questo valore dell’impegno, del sacrificio,
sull’idea di superare i propri limiti lavorando duramente, senza
imbrogliare, inseguendo la vittoria – ma non a tutti i costi – e, al
tempo stesso, imparando a gestire la sconfitta senza farsi abbattere.
Le cinque sezioni che compongono il documento non
hanno l’ambizione di comprendere ogni aspetto del variegato comporsi
dell’attività sportiva, ma vogliono offrire una prospettiva cristiana
dello sport, rivolgendosi a chi lo pratica, a chi vi assiste come
spettatore, a chi lo vive come tecnico, arbitro, allenatore, alle
famiglie, ai sacerdoti e alle parrocchie.
Il primo capitolo spiega le ragioni dell’interesse della
Chiesa verso lo sport e della necessità di una pastorale sportiva,
ricordando che questo rapporto poggia su tre pilastri: lo sforzo fisico
necessario perché l’atleta possa esprimersi, le qualità morali che
devono supportare il suo impegno, il desiderio di pace, fratellanza e
solidarietà che lo sport deve aiutare a diffondere.
Nel secondo capitolo il Documento traccia le linee salienti
del fenomeno sportivo e la sua contestualizzazione nella società
attuale: sport come una sorta di costante antropologica e come fenomeno
universale compatibile con quasi tutte le culture.
Nel terzo capitolo è approfondito il tema del significato
dello sport per la persona. Si parte da considerazioni su temi già noti
al dibattito cattolico sullo sport (corpo-anima-spirito) per allargare
la prospettiva di analisi ad alcune qualità insite nello sport;
sentimenti che fanno parte del Dna sportivo e che spesso vengono
dimenticati: lo spirito di sacrificio, il senso di responsabilità, il
rispetto delle regole, la capacità di lavorare in squadra, la gioia, il
coraggio, la solidarietà, l’armonia.
Il quarto capitolo è dedicato alle sfide aperte, al desiderio
di contribuire attraverso lo sport alla promozione di valori autentici,
che possano fornire a ciascuno sportivo un patrimonio per sconfiggere i
molti pericoli che lo sport moderno si trova sovente ad affrontare, come
il doping, la corruzione e il tifo violento.
Il quinto e ultimo capitolo è dedicato al ruolo della Chiesa
come protagonista in questo percorso di umanizzazione attraverso lo
sport. In casa, in famiglia, a scuola, in palestra, in parrocchia: sono
tanti i luoghi in cui si esprime una pastorale dello sport che vuole
sviluppare in ciascun soggetto, praticante o spettatore, quel corredo di
buone qualità e virtù che caratterizzano un bravo sportivo, un bravo
cittadino e un bravo cristiano. Per approfondimenti e per scaricare il
Documento integrale:
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