Nella
sessione del Consiglio Pastorale Diocesano, riunito per svolgere il
ruolo di assemblea sinodale per il Sinodo Minore “La chiesa dalle genti.
Responsabilità e prospettive”, è emerso un condiviso disagio per
vicende su cui la cronaca quotidiana attira l’attenzione e suscita
emozioni e reazioni in tutti gli italiani.
Che cosa
sta succedendo nel Mediterraneo, in Italia e in Europa? I cristiani che
sono cittadini italiani vorrebbero sapere, vorrebbero capire. Può
bastare un titolo di giornale per leggere una situazione? Può bastare
uno slogan per giustificare una decisione? Pensiamo di aver diritto a
una informazione comprensibile, pacata, argomentata.
Quello che
succede, nel Mediterraneo, in Italia e in Europa può lasciare
indifferenti i cristiani? Possono i cristiani stare tranquilli e
ignorare i drammi che si svolgono sotto i loro occhi? Possono coloro che
partecipano alla Messa della domenica essere muti e sordi di fronte al
dramma di tanti poveri, che sono, per i discepoli del Signore, fratelli e
sorelle?
Gli
innumerevoli gesti di solidarietà, la straordinaria generosità delle
nostre comunità può consentire di «avere la coscienza a posto» mentre
intorno a noi c’è gente che soffre troppo, che fa troppa fatica, che
paga a troppo caro prezzo una speranza di libertà e di benessere?
Di fronte
al fenomeno tanto complesso della mobilità umana, delle migrazioni,
delle tragedie che convincono ad affrontare qualsiasi pericolo e
sofferenza pur di scappare dal proprio paese, la comunità
internazionale, l’Europa, l’Italia possono rassegnarsi all’impotenza, a
interventi maldestri, a logorarsi in discussioni e contenziosi, mentre
uomini e donne, bambini e bambine muoiono in mare, vittime di mercanti
di esseri umani?
I governanti che i cittadini italiani hanno eletto possono sottrarsi al compito di spiegare quello che stanno facendo, di argomentare di fronte ai cittadini il loro progetto politico, che onori la Costituzione, la tradizione del popolo italiano, i sentimenti della nostra gente? Ecco: il Consiglio Pastorale Diocesano insieme con il Vescovo vuole condividere il disagio che prova, le domande che sorgono, l’urgenza di interventi, iniziative, parole che dicano speranze di futuro e passi di civiltà. Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera, che nessuno declini le sue responsabilità.
Il consiglio pastorale diocesano di Milano con l’arcivescovo mons. Mario Delpini
(articolo tratto da www.chiesadimilano.it)
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