«…gioventù piena di grazia, di vigore e di fascino,
lo sai che la Vecchiaia può succedere a te con eguale grazia, vigore e
fascino?»
Walt Whitman
Terra sconosciuta in cui ci inoltriamo lentamente,
paese aspro da attraversare e da conquistare, la vecchiaia ha le sue
grandi ombre, le sue insidie e le sue fragilità, ma non va separata
dalla vita: fa parte del cammino dell’esistenza e ha le sue chances. È
il tempo di piantare alberi per chi verrà.
Vecchiaia è arte del vivere,
che possiamo in larga parte costruire, a partire dalla nostra
consapevolezza, dalle nostre scelte, dalla qualità della convivenza che
coltiviamo insieme agli altri, mai senza gli altri, giorno dopo giorno. È
un prepararsi a lasciare la presa, ad accettare l’incompiuto, ad
allentare il controllo sul mondo e sulle cose.
Nell’inesorabile faccia a
faccia con il corpo che progressivamente ci tradisce, Enzo Bianchi
invita tutti noi ad accogliere questo tempo della vita pieno, senza
nulla concedere a una malinconica nostalgia del futuro, ma anzi trovando
qui l’occasione preziosa di un generoso atto di fiducia verso le nuove
generazioni.
Edizioni Il Mulino
pp. 144, 978-88-15-27364-2
anno di pubblicazione 2018
anno di pubblicazione 2018
€ 13
Enzo Bianchi ha fondato la Comunità Monastica di
Bose di cui è stato Priore fino al 2017. È autore di testi sulla
spiritualità cristiana e sul dialogo della Chiesa con il mondo
contemporaneo. Collabora a «La Stampa», «Avvenire», «Repubblica». Tra i
suoi numerosi saggi segnaliamo «Dono e perdono» (2014), «Spezzare il
pane» (2015), «Gesù e le donne» (2016), tutti pubblicati da Einaudi; per
Rizzoli «Raccontare l’amore» (2015) e, per il Mulino, «Ama il prossimo
tuo» (con M. Cacciari, 2011).
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