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giovedì 15 febbraio 2018

L’UTILITÀ DELL’INUTILE

     AUMENTANO LE ISCRIZIONI AI LICEI.
       NE VALE LA PENA?       
                                                                                        
                                                
                                                                                                                        di Giuseppe Savagnone

          Buone notizie per il nostro liceo e per l’Italia: le iscrizioni alla secondaria superiore, appena conclusesi, hanno fatto registrare anche quest’anno una tenuta, anzi una crescita dei licei, scelti dal 55,3% dei ragazzi e delle ragazze. L’aumento più significativo riguarda il liceo scientifico, in cui le nuove iscrizioni sono passate dal 25,1% dello scorso anno al 25,6%, e il liceo delle scienze umane, con un incremento dal 7,9% all’8,2%. Ma anche le richieste di iscrizione al liceo classico crescono, se pure più modestamente, dal 6,6% del 2017 al 6,7% del 2018, così come quelle del liceo linguistico, che passano 9,2% al 9,3%.
         In una società che vede sempre più prevalere la logica del denaro e dove la cultura appare sempre meno necessaria per avere successo, è quasi un miracolo che molti italiani continuino a puntare, per i loro figli, su un tipo di studi apparentemente meno adatti a garantire un’applicazione pratica e che qualcuno potrebbe addirittura bollare come “inutili”.
          Forse perché, perfino nel trionfo del consumismo e della sua logica, fondata sul principio dell’ “usa e getta”, si mantiene l’oscura percezione che c’è una differenza tra ciò che è “utile” e ciò che è “importante” e che il primo, proprio perché vale solo in quanto serve a qualcos’altro, può benissimo essere gettato via dopo aver assolto la sua funzione puramente strumentale, mentre il secondo non trae il suo significato e la sua preziosità dal “servire”, ma dal suo “essere” se stesso. È la differenza tra mezzi e fini. Che sia necessario, a un singolo come a una collettività, curare i mezzi, è evidente, e tutti godiamo dei progressi prodigiosi che la tecnica ha registrato in questi ultimi decenni. Ma i mezzi hanno un senso – nella duplice accezione di “significato” e di “direzione” – perché consentono di raggiungere un fine che non sia a sua volta solo un mezzo per ….


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