POST-VERITA’
e
FAKE NEWS
Difendersi è
possibile: educando al pensiero critico. È l’isolamento il primo fattore che
rende vulnerabile la persona a influenze e progetti manipolatori. La sfida di
avere relazioni e luoghi in cui si possono sperimentare forme di amicizia, di
dialogo sincero, di impegno sociale e civile
di GUIDO GILI e GIOVANNI MADDALENA
Il tema della
post-verità e delle fake news da un anno tiene banco sulla scena della
comunicazione e della politica. L’Oxford Dictionary ha definito la post-verità
come un appello alle emozioni e alle credenze personali, contrapposto al
riferimento ai fatti oggettivi, che gioca oggi un ruolo decisivo nel «formare
l’opinione pubblica ». Le fake news costituiscono la principale manifestazione
della post-verità. Secondo il Cambridge Dictionary quest’espressione indica
«racconti falsi che appaiono come notizie, diffusi da Internet o attraverso
altri media, creati solitamente per influenzare l’opinione pubblica o come
scherzo». Fake news è dunque un’espressione che accomuna tanti tipi di falsità
e corre il rischio di una certa vaghezza. Si può distinguere un nucleo più
interno, costituito dai “fattoidi”, rispetto a un’area più ampia e
indeterminata che comprende tutte le diverse forme di falsificazione e
omissione nell’informazione.
I “fattoidi” sono
fatti mai accaduti, non-eventi che diventano “reali” perché qualcuno li fa
“diventare” una notizia, e “reali” sono le loro conseguenze ed effetti. Per
rimanere nel campo della politica degli ultimi trent’anni basti pensare al
falso massacro di Timisoara che nel 1989 accelerò la caduta del regime di
Ceausescu o agli arsenali di bombe chimiche irachene che furono la
giustificazione della seconda guerra del Golfo. I microvideo con commenti o
diciture false, i cosiddetti meme, che girano in Rete per screditare
l’avversario politico, sono anch’essi “fattoidi”.
Le fake news comprendono però anche una
più vasta area di casi di falsificazione e omissione, con i quali si alterano i
dati della realtà o si produce una deliberata rimozione o messa in sordina di
informazioni rilevanti per la comprensione di eventi e problemi. Queste
tecniche risultano particolarmente efficaci se agiscono su strumenti
comunicativi apparentemente neutrali come i sondaggi, i dibattiti nei talk
show, le interviste.
Il
problema però non è nuovo. Le fake news sono un fenomeno antico. Tutte le
epoche sono state ricche di fake news,
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