“Rompete lo
specchio!”, ha chiesto papa Francesco. “Se qualche giorno volete guardarvi allo
specchio, vi do un consiglio: guardatevi allo specchio per ridere di voi stessi”,
ha detto. “Fate la prova un giorno: guardate e cominciate a ridere di quel che
vedete lì, vi rinfrescherà l’anima. Questo dà allegria e ci salva dalla
tentazione del narcisismo.”
Con queste parole papa
Francesco si è rivolto in spagnolo ieri, lunedì 4 settembre 2017, ai circa
tremila membri della Comunità cattolica Shalom ricevuti in udienza “privata”
nell’Aula “Paolo VI” in Vaticano.
“Giovani, rompete lo specchio”
Francesco ha messo i
giovani in guardia dal narcisismo, invitandoli a non guardarsi allo specchio,
poiché “lo specchio inganna”. “Scappate da questo mondo, da questa cultura che
stiamo vivendo […], che è consumista e narcisista”, ha esortato il Papa,
rispondendo alla domanda della venticinquenne francese Justine, battezzata
durante il Giubileo straordinario della Misericordia e missionaria in Italia.
“Un giovane che si
rinchiude in se stesso, che vive soltanto per se stesso, finisce — e spero
capiate il verbo, perché è un verbo argentino — finisce ‘empachado’
(impacciato, ndr) di autoreferenzialità”, ha avvertito Francesco, che ha
definito il narcisismo una “malattia mentale”.
La droga ti toglie le radici
La droga “ti toglie le
radici”, ha proseguito papa Francesco, rivolgendosi al brasiliano Matteus, 22
anni, che ha raccontato di essere stato tossicodipendente per molti anni. “Per
molto tempo sei passato attraverso il tunnel della droga”, ha detto il Santo
Padre, “uno degli strumenti che ha la cultura nella quale viviamo per dominarci
[…], per farci sottili, invisibili a noi stessi, come se fossimo d’aria.”
“La droga ci porta a
negare tutto quello che noi avevamo di radicato, di radicamento carnale, di
radicamento storico, di radicamento problematico, tutto ciò che è radicamento.
Ti toglie le radici e ti fa vivere in un mondo senza radici, sradicato da
tutto. Sradicato dai progetti, sradicato dal presente, sradicato dal tuo
passato, dalla tua storia, sradicato dalla tua patria, dalla tua famiglia, dal
tuo amore, da tutto”, ha avvertito il Papa. “Uno vive in un mondo senza nessun
radicamento e questo è il dramma della droga. Giovani totalmente sradicati
senza impegni reali”, ha aggiunto Jorge Bergoglio.
Per
“corrispondere al piano di Dio”, che
vuole “consolare il dolore dell’umanità”, è necessario saper “dare
gratuitamente”, ha proseguito Francesco. “Per favore, diamo gratuitamente quel
che abbiamo ricevuto. Dare gratuitamente quel che abbiamo ricevuto […] ti
riempie l’anima, ti decommercializza, ti rende magnanimo, ti insegna ad
abbracciare e a baciare, ti fa sorridere, ti scioglie da tutti gli interessi di
tipo egoistico”, ha detto il Papa.
Udienza ai giovani della Comunità Shalom - 5 settembre 2017
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