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mercoledì 25 gennaio 2017

LUCIA ROSSI E' TORNATA ALLA CASA DEL PADRE

Lucia Rossi ci ha lasciato. Oggi, nel gremitissimo duomo di Vigevano, le abbiamo dato l’ultimo saluto.
Lo sconforto che ci ha presi alla notizia della sua morte, diffusasi rapidamente, è grande e diffuso.
Lo sappiamo: cristianamente parlando Lucia è tornata alla casa del Padre, è approdata alla vita vera, quella eterna, in cui lei ha sempre creduto.
Ma la nostra umanità, di cui siamo profondamente intrisi, fa prevalere in noi il dolore del distacco, la consapevolezza della perdita di una bella e grande persona che ha dato tutto ciò che poteva, e forse anche di più, alla comunità scolastica, civile ed ecclesiale.
Quando ho diffuso la notizia ai responsabili associativi dell’AIMC di Lombardia ho scritto che Lucia era una “cara amica e benefattrice dell’AIMC”.
Dietro il termine “benefattrice” non stava tanto l’idea di una persona che ha dato soldi all’Associazione (anche se sono certa che questo sia avvenuto), ma piuttosto la convinzione che Lucia abbia sempre voluto il bene dell’AIMC e che proprio per questo abbia fatto tanto bene nelle varie realtà associative nelle quali ha operato con vero spirito di servizio. Sezione, provincia, regione, centro nazionale: tutti i vari livelli hanno avuto modo di beneficiare della sua presenza, sempre tesa al lavoro umile, alla stima delle persone, alla valorizzazione delle risorse umane. Ha rivestito cariche importanti in AIMC, anche quella di vicepresidente nazionale, ma sempre con umile spirito di servizio e, ci tengo a sottolinearlo di nuovo, per il bene associativo.
Viveva in AIMC come si vive in una grande famiglia ed è stata per noi un grande esempio di vita, capace di tessere legami con le istituzioni, con la realtà ecclesiale e civile.
Del resto Lucia è stata presenza umile e preziosa ovunque, rivestendo ruoli che l’hanno impegnata con grande responsabilità: dirigente scolastica, formatrice degli insegnanti, sindaco della sua amata città, responsabile degli insegnanti di religione della diocesi, solo per citarne alcuni.
L’ha sempre sostenuta una grande fede ed una forte spiritualità, vero carburante del suo essere “laica nel mondo” secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II.
Il suo improvviso ritorno alla casa del Padre ci lascia senza parole: la affidiamo alla misericordia del Padre che sicuramente guarderà con tenerezza a tutto il bene che ha fatto nella scuola e nella nostra Associazione, nella comunità civile ed ecclesiale.
Al fratello don Gabriele, alle sorelle Anna e Maria Augusta, ai parenti, stretti nella morsa del dolore per questo ulteriore distacco, vogliamo dire tutta la vicinanza dell’AIMC e assicurare una preghiera.

M. Disma Vezzosi

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