PROFUGHI. A MIGLIAIA BUSSANO ALLE PORTE D'EUROPA!
SCATTA IL PANICO DA MIGRAZIONE
Si chiudono frontiere e si innalzano muri
perché lo "straniero"
non venga a turbare la nostra vita....
E' dall'inizio della modernità che alle porte dei popoli bussano profughi in fuga dalle bestialità delle guerre e dei dispotismi o dalla ferocia di una vita la cui unica prospettiva è la fame.
Per chi vive dietro quelle porte i profughi sono stati sempre stranieri. Solo che negli ultimi anni si è scatenato un vero e proprio attacco di "panico morale", il timore che un qualche male minacci il benessere della società.
Quei nomadi (non per scelta, ma per il verdetto di un destino inclemente) che - sfidando la morte- arrivano a migliaia nelle "nostre" terre, ci ricordano in modo irritante, esasperante e raccapricciante quanto vulnerabile sia la nostra posizione nella società e fragile il nostro benessere.
Dovremmo soffermarci e ascoltare le parole di Papa Francesco: "Cancelliamo ciò che di Erode è rimasto anche nel nostro cuore; domandiamo al Signore la grazia di piangere sulla nostra indifferenza, di piangere sulla crudeltà che c'è nel mondo, in noi, e chiediamoci: chi ha pianto? chi ha pianto oggi nel mondo?".
Nella sua recente opera, Zygmunt Bauman, esplora il "problema" delle migrazioni (che non sono solo di oggi) e le paure che stanno invadendo e disgregando l'Europa. Perché tale fenomeno? Che cosa fare?
"Dobbiamo comprendere - afferma- che non siamo un solo pianeta, una sola umanità. Quali che siano gli ostacoli, e quale che sia la loro enormità, la conoscenza reciproca e la fusione di orizzonti rimangono la via maestra per arrivare alla convivenza pacifica e vantaggiosa per tutti, collaborativa e solidale. Non ci sono vie praticabili!
La crisi migratoria ci rivela l'attuale stato del mondo, il destino che abbiamo in comune".
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