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mercoledì 8 giugno 2016

NO ALLE STRAGI!

PROSEGUONO LE STRAGI

 NEL CANALE DI SICILIA!


Ancora una volta le nostre vite sono scosse dalle notizie e dalle immagini che arrivano dal Canale di Sicilia: tre stragi in tre giorni (una cadenza mai verificata prima) ha messo fine alla vita di tanti uomini, donne e bambini che scappavano da realtà di guerre e persecuzioni. Sono 2444 le persone morte e scomparse nel mare Mediterraneo dal 1 gennaio 2016. La morte di tantissime persone non dipende solo dagli aguzzini sanguinari (trafficanti, scafisti), ma soprattutto è la conseguenza di una politica europea ipocrita e immorale.
 
Purtroppo l’UE, piuttosto che inviare una vera missione internazionale di soccorso, lascia che i singoli paesi, come la Gran Bretagna, inviino navi da guerra per “bloccare” le partenze verso l'Europa. Una missione immorale e giuridicamente priva di base legale, ma premiata dal consenso elettorale. Anni di denunce, morti, violenze e vite mercificate in ogni loro aspetto hanno chiarito come il governo europeo della mobilità non sia affatto basato sulla tutela dei diritti fondamentali ma su ben precisi calcoli economici e politici.
 
Per questo diciamo:
• no al dilagare dell’indifferenza verso stragi ormai quotidiane, alle morti in Siria o al bombardamento degli ospedali in diverse parti del mondo;
• no alle soluzioni basate sulla repressione, attraverso misure che vanno dalla detenzione al respingimento, ma anche con i piani di creazione di una polizia di frontiera europea (Migration compact);
• no al millantato afflato umanitario verso gli immigrati del governo italiano, usato come merce di scambio per negoziare condizioni fiscali più favorevoli con la Commissione Europea e per ottenere finanziamenti ed agevolazioni;
• no all’innalzamento dei muri che costringono tantissimi a consegnarsi ai trafficanti di essere umani che vivono periodi felici agevolati da una politica cieca;
• no al sistema di profitto che gira intorno all’immigrazione e che ha raggiunto livelli di complessità e stratificazione molto alti, un meccanismo ben rodato in molto settori economici.

Chiediamo l’apertura dei canali umanitari con meccanismi d’entrata reali e sicuri per le persone che emigrano da paesi terzi, unico strumento per evitare questa ecatombe. Per questo è importante prendere posizione contro le politiche di chiusura dell’Europa. Nelle nostre mani c’è sempre la possibilità di proteggere la vita e di realizzare una società accogliente, segnata da relazioni giuste e rispettose.
 
Commissione Migrantes

Segretariato Missione - Missionari Comboniani

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