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giovedì 11 febbraio 2016

DUE GRANDI CONGEDI

IL CONCILIO E PAPA FRANCESCO 
PER UNA CHIESA RINNOVATA


don Giulio Cirignano

         

Riflettere seriamente e serenamente sui due grandi congedi che hanno caratterizzato il cammino ecclesiale di questo ultimo mezzo secolo può aiutare a comprendere non solo lo stile pastorale e le scelte di Papa Francesco, ma, cosa ancora più importante, quanto il Signore chiede oggi al discepolo. Due grandi congedi, dunque.
         Il primo  è quello costituito dall’evento conciliare. I padri  del Vaticano Secondo chiusero solennemente una lunga stagione e ne aprirono una nuova. Prendere congedo significò allora  considerare  ormai concluso il periodo che si era aperto con il lontano Concilio di Trento. Concluso, ma in che senso? Qui il discorso si fa difficile. Solo un’attente riflessione circa le molte novità inscritte nella vicenda conciliare può aiutarci a comprendere e formulare una  possibile  risposta. Al Vaticano Secondo cosa si concluse e cosa, invece, prese inizio?
      Per la risposta, possiamo tentare una sintesi delle più significative novità: al primo posto occorre situare un nuovo modo di comprendere e valorizzare la Parola di Dio  (“Dei Verbum”). Senza dubbio si apriva davanti alla appassionata coscienza ecclesiale  una prateria di bellezza dopo il lungo digiuno a motivo delle note polemiche con la Riforma. Comprendere e valorizzare la Parola significa costruire un nuovo modo di pensare e parlare. E’ nel Vangelo che si incontra Gesù, è nel Vangelo che si prende consapevolezza di cosa è la vita agli occhi di Dio. E’ nella sintonia con il vangelo che nasce e rinasce la passione di amare, con cuore puro e povero.........


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