Lettera ai Filippesi. L’inno
cristologico.
di don Giulio Cirignano
L’inno
cristologico della lettera di Paolo ai Filippesi è sicuramente una delle pagine
più adatte a guidare quella rigenerazione della Chiesa che Papa Francesco sogna
con tutta la ricchezza della sua anima. Dalla Chiesa della controriforma,
ingessata nel suo modo di pensare e parlare, ferma in un tempo che non c’è più,
alla Chiesa del Vaticano Secondo, con la sua ricca dote di prospettive
vivificanti, dote che si riferisce non solo agli aspetti istituzionali ma anche
a quelli del pensare teologico e della prassi morale. La Parola di Dio
riproposta come traguardo di studio e contemplazione, l’azione liturgica
vitalizzata da una più intensa partecipazione del popolo di Dio, la
configurazione interna all’insegna della pari dignità di tutti i battezzati e
del ruolo positivo del laicato, la dinamica di estroversione attenta alle gioie
e ai dolori dell’uomo, la speranza ecumenica, la proposta morale compaginata
intorno alla bellezza di essere cittadini del Vangelo, tutto è chiamato a
passare attraverso la cruna dell’ago della conversione pastorale. Il novecento
è finito, è ormai inarrestabile il futuro. La conversione è dono di Dio e
responsabilità degli uomini. Proprio per questa ragione è doveroso il piegarsi
in silenzio davanti alla Parola di Dio e lasciare che raggiunga il nostro
animo. L’inno della lettera ai Filippesi è come lo specchio in cui vedere
riflessi i lineamenti del nostro essere chiesa secondo il pensiero di Gesù. Può
essere utile onorare l’anno giubilare con la mente totalmente invasa da quella
parola........
leggi: RENDETE PIENA LA MIA GIOIA
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