Si
cerca sempre il manutentore di turno, ma non si trova. Similmente succede per
la pulizia e il decoro pubblico: interessa maggiormente la pulizia
straordinaria e non l’arte del tenere sempre pulito e di rimettere subito a
posto ciò che è in disordine o danneggiato.
La stessa manutenzione personale
spesso è carente..........
L’ARTE DELLA
MANUTENZIONE
Giovanni Perrone
Una vecchia
bicicletta stava per essere rottamata, era mal ridotta. Un giovane la vide: “Perché
non ridarle nuova vita?” si disse. La chiese in dono al meravigliato
proprietario, la portò nel suo laboratorio e con pazienza e competenza le diede
nuova vita. Quel giovane era un artista!
Ricordi d’infanzia:
C’erano delle consuetudini che mio padre
aveva a cuore, quali la periodica manutenzione e riparazione di arredi od
oggetti domestici. Erano dei “riti” ai quali – sin dall’infanzia – ero abituato,
non solo io. Era un’abitudine diffusa anche in casa dei miei compagni. Dapprima,
ancora bambino, ero un curioso osservatore e semplice aiutante, più avanti divenni
protagonista. Occorreva, con pazienza ed attenzione, montare e rimontare,
cambiare qualche pezzo usurato, pulire, ingrassare, verniciare ecc.. “Bisogna avere occhi aperti e provvedere alle
riparazioni per evitare di intervenire quando è troppo tardi - amava dire mio padre - In tal modo tutto funziona bene e si risparmia denaro che potremo
utilizzare per altre necessità”. Parimenti avveniva a scuola. C’erano
qualche vite da avvitare nei banchi, qualche carta geografica da riparare, le cerniere
delle porte cigolanti da lubrificare. La maestra ci invitava a darci da fare e
ci orientava, quando necessario con l’aiuto del bidello che, per noi piccoli
scolari, era “maestro d’arte”, capace di far tutto. In classe tenevamo una
scatola di attrezzi, portati da noi stessi, per curare le piccole manutenzioni.
E lo facevamo con gioia!
Pian piano apprendevamo l’arte della manutenzione. Ora i tempi son cambiati ......
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