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venerdì 14 giugno 2013

PERDUTO L'UOMO NON TROVIAMO DIO

«Perduto l’uomo, ora non troviamo Dio»

INTERVISTA. Il connubio fra scienza e ateismo oggi ha sconvolto la percezione stessa della nostra umanità. Parla il filosofo Roger Scruton 
                                                                                                                                             
                                           di Lorenzo Fazzini

           Roger Scruton è considerato uno dei pensatori più bril­lanti e influenti del panora­ma filosofico contemporaneo. A­scrivibile al campo 'conservato­re', poiché negli anni Settanta-Ot­tanta era forte il suo impegno anti comunista a favore della 'dissi­denza' Oltre cortina, l’intellettuale inglese (docente all’Università di St. Andrews e visiting professor in diversi centri di ricerca, tra cui la Blackfriars Hall dei domenicani di Oxford) si mostra in una dimen­sione insospettabilmente moder­na nel suo ultimo libro, Il volto di Dio ( Vita & Pensiero, pagine 172, euro 18). In esso si analizza la ra­gione ultima della sparizione dell’Altissimo dal dibattito e dalla percezione pubblica contempora­nea: l’oggettivizzazione del mon­do (dall’io si è passati alla centra­lità delle neuroscienze, dal rispet­to del paesaggio alla sua cosifica­zione, dalla custodia della terra al­la sua deturpazione) ha come con­seguenza l’annullamento della fi­gura di Dio. «Nella cultura attuale, Dio è considerato .........

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mercoledì 12 giugno 2013

12 GIUGNO - GIORNATA MONDIALE CONTRO IL LAVORO MINORILE

12 GIUGNO - GIORNATA MONDIALE CONTRO IL LAVORO MINORILE

Iqbal Masih

Il futuro del mondo passa attraverso i bambini; per questo battersi contro il lavoro minorile, l’arruolamento militare di ragazzi e giovani e in favore dell’istruzione per tutti diventa un modo privilegiato per rendere il mondo più giusto. La storia di Iqbal Masih (1983-1995) ci parla del coraggio di un bambino, assassinato dalla brutalità di un sistema economico e di una tradizione culturale sprezzanti verso qualsiasi diritto dell’infanzia. Nato in Pakistan da una famiglia cristiana molto povera Iqbal è costretto a lavorare in condizioni di schiavitù in una fabbrica tessile. Nel 1992 trova la forza di fuggire e di raccontare la sua storia dando anche vita al primo sciopero di bambini operai della storia. L’eco della sua battaglia si diffonde nel paese e in tutto il mondo: Iqbal viene premiato, ha la possibilità di studiare, parla in consessi internazionali. Ormai famoso potrebbe vivere ricco e tranquillo ma vuole a tutti i costi restare in Pakistan per continuare la sua battaglia. Viene ucciso il giorno di Pasqua nel 1995 da sicari rimasti purtroppo impuniti.

martedì 11 giugno 2013

L'ETICA DEL COSTRUIRE E IL BENE COMUNE

«Solo la responsabilità può costruire una città migliore. Ritrovando quei “valori” che hanno fatto la storia europea»

Ricoeur: «L’utopia? Nasce dalla tradizione»

L’ETICA DEL COSTRUIRE E IL «BENE COMUNE»


L’intervista di cui anticipiamo alcuni brani è uno dei quattro testi del filosofo francese Paul Ricoeur raccolti da Franco Riva nel volume «Leggere la città» che in questi giorni è uscito in libreria per i tipi di Castelvecchi (pagine 146, euro 16,50). L’intervista era stata pubblicata da “Le Monde” nel 1994. La città è il luogo delle possibilità, dell’incontro del nuovo con l’antico, dell’agire comune, ma anche del pericolo, del degrado e dello smarrimento. Affrontando a più riprese l’argomento nel corso delle sue ricerche, Paul Ricoeur istituisce un denso e proficuo parallelismo tra racconto, architettura e urbanistica, e trova nell’analisi della città contemporanea un ampio campo di riflessione fondato sulla dimensione narrativa dell’architettura e su quella temporale dello spazio architettonico. L’atto dello scrivere e quello del costruire tendono a ordinare ciò che nella vita si presenta come confuso, per rispondere a un bisogno di protezione che implica una responsabilità verso la fragilità dell’umano.