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giovedì 28 febbraio 2013

PELLEGRINO VERSO L'ETERNO



ASSOCIAZIONE   ITALIANA   MAESTRI   CATTOLICI
 
Comunicato stampa

Nascosto al mondo, presente nei cuori. Grazie Santo Padre!

Oggi 28 febbraio 2013 alle ore 17, Papa Benedetto XVI ha lasciato la sede pontificia in Vaticano per raggiungere Castel Gandolfo dove vivrà nei prossimi mesi e, dalle ore 20, il soglio petrino resterà vacante. Un evento straordinario che, per la prima volta nella storia degli ultimi secoli, ci consente di rivolgere direttamente a Lui il nostro grazie con affetto e stima e di augurarGli lunga vita pur nel nascondimento dal mondo.
A circa otto anni dall’inizio del Suo pontificato, il Santo Padre sceglie la “parte migliore” nella meditazione e nel raccoglimento accanto a Gesù, per poter servire la Chiesa in una vita dedicata alla preghiera, vera fonte di comunione con Cristo Redentore.
Il Papa che avevamo imparato a conoscere e ad amare per la Sua particolare delicatezza nei modi e per la fermezza delle idee, il Papa “teologo” ci lascia una lezione di vita rivoluzionaria e si “ritira sul monte”, ma, assicura, “resterà sempre con noi e pregherà per la Chiesa, l’Italia, il mondo”.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) nel salutare il Pontefice con affetto filiale invita a non disperdere il ricco patrimonio del Suo alto Magistero e a recuperare motivi di sostegno e sollecitazione all’impegno di ciascuno attraverso la memoria di tanti insegnamenti e la reinterpretazione di un breve, quanto intenso pontificato.
L’appello che appare più pressante per noi educatori è quello di sviluppare una mentalità libera e responsabile, di credere e difendere la dignità della vita umana, dismettere i panni di “predicatori” per divenire sempre più testimoni credibili.
Grazie Santo Padre! Il Signore Le conceda di vivere giorni sereni e fecondi di Grazia in comunione con la Chiesa e la comunità dei credenti che, oggi, si colloca in una dimensione certamente nuova, ma non per questo meno reale.

La presidenza nazionale AIMC
  
Roma, 28 febbraio 2013

lunedì 25 febbraio 2013

A CHE MERITO .....GIOCHIAMO?

MERITOCRAZIA? ….NO GRAZIE! 
 Di  chi non ha meriti che ce ne facciamo?
                                                                                                                                              di Italo Bassotto
 Nei miei ormai cinquant’anni di frequentazioni intellettuali ho imparato almeno una cosa: diffidare sempre di ciò su cui c’è un ampio consenso…. E’ il caso della meritocrazia oggi: non c’è un angolo di terra in cui qualcuno che non ne condivide il principio possa rifugiarsi. Non le aree liberal delle società occidentali, perché da sempre è uno dei modi del loro modo di pensare la stratificazione sociale; non quelle socialiste (o più genericamente “di sinistra”), che hanno rinunciato al principio di uguaglianza per adottare, sia pur mediato dal principio di solidarietà ed, ultimamente, di equità, quello della diversità e, nella diversità, dell’ achievement sociale (successo, conquista….). Non parliamo poi delle culture dei paesi emergenti (i BRICS: Brasile, India, Cina, Sud Africa…), dove è diventato un vanto, non solo dei politici,ma anche degli uomini di cultura, dimostrare che in quei paesi si assicura il successo a chi se lo merita, al contrario delle corrotte ed involute società europee e nordamericane, nelle quali, al contrario, la scalata sociale è più spesso guidata da regole feudali (dalla raccomandazione alla ereditarietà….). Sì perché qui sta lo snodo della questione:.....
continua:  Meritocrazia

domenica 24 febbraio 2013

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI IN CAMPANIA



Concorso a dirigente scolastico in Campania
UNA BRUTTA STORIA
di Ambrogio Ietto

 La lettura nella bacheca informatica ‘ Notifica per  pubblici proclami ‘,  inserita tra le pagine Web del sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dei testi dei ricorsi presentati da candidati non ammessi alla prova orale del concorso a dirigente scolastico in Campania, consente di comprendere meglio il senso della premessa di cui al punto A ) dell’Ordinanza n. 222/2013 della Sezione Ottava del Tribunale Amministrativo della Campania che ha disposto la sospensione dell’ulteriore ‘ espletamento della procedura concorsuale’.......


Continua: UNA BRUTTA STORIA

mercoledì 13 febbraio 2013

GRAZIE, SANTITA'

Il priore di Bose, Enzo Bianchi: scelta del Papa rafforzerà la fede della Chiesa

“Benedetto XVI ha sempre messo al primo posto Cristo piuttosto che il suo ministero e la sua persona”: è ciò che riconosce il priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi secondo cui anche con questo gesto straordinario il Papa continua nella sua missione di “confermare i fratelli nella fede”. Il pensiero di Enzo Bianchi al microfono di Antonella Palermo:
R. - Certamente ho accolto la notizia con trepidazione data la novità di queste improvvise dimissioni, ma allo stesso tempo - per la conoscenza che ho di Benedetto XVI - mi ha fatto capire che è un gesto coerente con la sua persona, con il suo ministero, con la parola che aveva scritto, dicendo che era disponibile, che era giusto che un Papa, in certe condizioni, lasciasse il ministero petrino. Quindi, devo dire che l’ho accolto con uno spirito di obbedienza: ma non un’obbedienza obbligata, ma un’obbedienza stupita, cordiale. In fondo, è più che mai successore di Pietro anche in quest’atto, perché decentra se stesso rispetto al ministero che lui ha. Questo decentramento Benedetto XVI lo ha sempre mostrato: ha sempre indicato Gesù Cristo più che lui, più che il suo ministero. In questo momento, mi sembra che sia davvero importante agli occhi di tutta la Chiesa, vedere l’umiltà del Papa, il suo amore per la Chiesa, fino a rinunciare a quello che per molti è semplicemente un posto di potere, un posto di grande rilievo nella storia del mondo. Per lui, è semplicemente la risposta a una vocazione del Signore e, finché ha potuto, questa vocazione l’ha assecondata. Adesso che non sente più le forze, rimette tutto in mano alla Chiesa. E’ un gesto esemplare, straordinario: dovrebbe essere di insegnamento per tutti, per tutti.
D. - Dunque, la figura del Pontefice, del Successore di Pietro che guida la barca dei fedeli, non è indebolita ma forse è rafforzata?
R. - Per me è rafforzata, perché - ripeto - emerge sempre di più che non è tanto la persona del Papa - come pure non è tanto la persona di un vescovo, come non è tanto la persona di un priore nella vita monastica - ma è importante che il ministero, quello che a cui siamo chiamati, resti. Che il ministero sia svolto sempre con la grazia di Dio, ma anche con sufficienti forze umane.
D. - Possiamo considerare questo un gesto di sacrificio?
R. - Sì di sacrificio, di chi ama di più la Chiesa che se stesso.
D. - Che effetto le ha fatto ascoltare Benedetto XVI chiedere perdono per tutti i suoi difetti?
R. - Questo il Papa l’ha sempre fatto. Devo dire che Benedetto XVI è sempre stato umile: non ha mai sacralizzato la sua persona, come se potesse essere impeccabile. L’ha scritto prima, molte volte, a riguardo del ministero del Papa e alla persona del Papa.
D. - Questo gesto cade nell’Anno della Fede…
R. - E penso che aiuterà la fede. In qualche misura, oso dire che come Gesù ha detto a Pietro: “E tu conferma nella fede i tuoi fratelli”, anche con questo gesto, lui ci conferma nella fede. Il ministero di Pietro è essenziale alla Chiesa, ma chi ha questo ministero può benissimo anche lasciare il posto al Signore affinchè ponga altri.

Vatican News
 

domenica 10 febbraio 2013

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI IN CAMPANIA




SOSPESO IL CONCORSO A DIRIGENTE SCOLASTICO IN CAMPANIA
La posizione dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici della Provincia di SALERNO

Quanto verificatosi in questi ultimi  giorni in Campania, in riferimento al concorso a posti di dirigente scolastico, non solo sconcerta ma pone in condizioni di effettiva prostrazione e demoralizzazione la stragrande maggioranza di coloro che, senza ombra di protezione alcuna, avevano superato finora la prova preselettiva, la seconda contraddistinta dai due elaborati scritti, e il colloquio sostenuto favorevolmente nell’attuale  fase iniziale di svolgimento dello stesso o in attesa di  sostenerlo nei prossimi giorni o mesi nel rispetto del calendario a suo tempo diffuso dall’Ufficio scolastico regionale.
Il comunicato ufficiale dell’otto febbraio, necessariamente asettico, del direttore generale conferma il provvedimento adottato dai giudici dell’ottava sezione del Tribunale Amministrativo della Campania.
Ad effettuare il primo lancio in rete della decisione assunta dai giudici amministrativi in data 6 febbraio era stato lo studio dell’avvocato Marotta che aveva anticipato le motivazioni richiamate a supporto del provvedimento di sospensiva dell’ulteriore espletamento della procedura concorsuale:  incompatibilità a far parte della commissione d’esame di un suo componente che ‘ risultava dirigente scolastico referente ufficiale di un sindacato’, di un altro componente  ‘ che aveva fatto parte del comitato scientifico ed era stato docente di un corso di preparazione al concorso organizzato da un ente nazionale’, di un terzo che ‘aveva effettuato un master di preparazione al concorso’ di cui ‘ ben nove partecipanti hanno superato le prove scritte del concorso’  sospeso , e di altri ‘componenti della commissione legati ai candidati da rapporti di colleganza e stretta collaborazione’ anche nella qualità di propri  ‘ vicari’.
La sentenza che accoglie la domanda cautelare avanzata dalla ricorrente e ‘ sospende l’ulteriore espletamento della procedura concorsuale ‘, decisa dal Tar e redatta dallo stesso presidente dell’ottava sezione, rinvia la decisione di merito all’udienza pubblica del 3 luglio del 2013.
Ovviamente essa non fa riferimento ai particolari menzionati dallo studio Marotta, limitandosi esclusivamente a sottolineare che ‘appaiono sussistere i profili di incompatibilità ex art. 35, comma 3, del decreto legislativo n. 165/2001 ‘ e che necessita ‘integrare il contraddittorio nei confronti degli altri soggetti in capo ai quali l’approvazione dell’elenco impugnato ha consolidato situazioni confliggenti di interesse protetto ed attuale, suscettibili di essere lese dall’eventuale accoglimento del predetto gravame ‘.
Come è noto il menzionato comma 3, alla lettera e), nel riferirsi alla composizione delle commissioni incaricate di gestire le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni, evidenzia che le stesse debbono risultare composte ‘ esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali’.
Una decisione, dunque, particolarmente delicata che ha stroncato le aspettative legittime di centinaia di docenti, prevalentemente di sesso femminile, seri, onesti, impegnati per anni in uno studio specifico e supplementare col contestuale sacrificio fisico e psicologico dei propri familiari  e, in non pochi casi, con l’esborso di somme, non trascurabili in una diffusa situazione di crisi economica, al fine di conseguire titoli di specializzazione valutabili  e/o per la frequenza di corsi di preparazione allo stesso concorso.
E’ gravissimo che l’amministrazione scolastica continui a commettere errori ai vari livelli e che sia ormai da anni al centro di pronunciamenti severi da parte della giustizia amministrativa per superficialità, faciloneria, pressappochismo e puerili scaricabarili.
                                         Ambrogio Ietto – presidente provinciale AIMC - SALERNO
 ( Dal Blog www.aimcsalerno.com )