SOSPESO IL CONCORSO A
DIRIGENTE SCOLASTICO IN CAMPANIA
La posizione
dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici della Provincia di SALERNO
Quanto verificatosi in questi ultimi
giorni in Campania, in riferimento al concorso a posti di dirigente
scolastico, non solo sconcerta ma pone in condizioni di effettiva prostrazione
e demoralizzazione la stragrande maggioranza di coloro che, senza ombra di
protezione alcuna, avevano superato finora la prova preselettiva, la seconda
contraddistinta dai due elaborati scritti, e il colloquio sostenuto favorevolmente
nell’attuale fase iniziale di
svolgimento dello stesso o in attesa di sostenerlo
nei prossimi giorni o mesi nel rispetto del calendario a suo tempo diffuso
dall’Ufficio scolastico regionale.
Il comunicato ufficiale dell’otto febbraio, necessariamente asettico,
del direttore generale conferma il provvedimento adottato dai giudici dell’ottava
sezione del Tribunale Amministrativo della Campania.
Ad effettuare il primo lancio in rete della decisione assunta dai
giudici amministrativi in data 6 febbraio era stato lo studio dell’avvocato
Marotta che aveva anticipato le motivazioni richiamate a supporto del
provvedimento di sospensiva dell’ulteriore espletamento della procedura
concorsuale: incompatibilità a far parte
della commissione d’esame di un suo componente che ‘ risultava dirigente scolastico referente ufficiale di un sindacato’,
di un altro componente ‘ che aveva fatto parte del comitato
scientifico ed era stato docente di un corso di preparazione al concorso organizzato
da un ente nazionale’, di un terzo che ‘aveva
effettuato un master di preparazione al concorso’ di cui ‘ ben nove partecipanti hanno superato le
prove scritte del concorso’ sospeso ,
e di altri ‘componenti della commissione
legati ai candidati da rapporti di colleganza e stretta collaborazione’ anche
nella qualità di propri ‘ vicari’.
La sentenza che accoglie la domanda cautelare avanzata dalla
ricorrente e ‘ sospende l’ulteriore espletamento
della procedura concorsuale ‘, decisa dal Tar e redatta dallo stesso
presidente dell’ottava sezione, rinvia la decisione di merito all’udienza
pubblica del 3 luglio del 2013.
Ovviamente essa non fa riferimento ai particolari menzionati dallo
studio Marotta, limitandosi esclusivamente a sottolineare che ‘appaiono sussistere i profili di
incompatibilità ex art. 35, comma 3, del decreto legislativo n. 165/2001 ‘ e
che necessita ‘integrare il
contraddittorio nei confronti degli altri soggetti in capo ai quali
l’approvazione dell’elenco impugnato ha consolidato situazioni confliggenti di
interesse protetto ed attuale, suscettibili di essere lese dall’eventuale
accoglimento del predetto gravame ‘.
Come è noto il menzionato comma 3, alla lettera e), nel riferirsi alla
composizione delle commissioni incaricate di gestire le procedure di
reclutamento nelle pubbliche amministrazioni, evidenzia che le stesse debbono
risultare composte ‘ esclusivamente con
esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari
delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano
componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non
ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o
designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni
professionali’.
Una decisione, dunque, particolarmente delicata che ha stroncato le
aspettative legittime di centinaia di docenti, prevalentemente di sesso
femminile, seri, onesti, impegnati per anni in uno studio specifico e
supplementare col contestuale sacrificio fisico e psicologico dei propri
familiari e, in non pochi casi, con
l’esborso di somme, non trascurabili in una diffusa situazione di crisi
economica, al fine di conseguire titoli di specializzazione valutabili e/o per la frequenza di corsi di preparazione
allo stesso concorso.
E’ gravissimo che l’amministrazione scolastica continui a commettere
errori ai vari livelli e che sia ormai da anni al centro di pronunciamenti
severi da parte della giustizia amministrativa per superficialità, faciloneria,
pressappochismo e puerili scaricabarili.
Ambrogio Ietto – presidente provinciale AIMC
- SALERNO