A PROPOSITO DELL'EFFERATO ATTENTATO DI BRINDISI
NO! NO! NO!
L’esplosione
di un ordigno questa mattina alle ore 7.50 all’ingresso dell’Istituto
Superiore “Morvillo-Falcone” di Brindisi, che ha causato la morte di
Melissa e il ferimento di numerose altre sue compagne studentesse,
costituisce un fatto di una gravità assoluta.
È
ancora troppo presto per avere chiarezza sulla dinamica del tragico
evento, ma qualunque sia il movente e di chiunque sia la responsabilità,
ciò che è certo è che le lancette dell’orologio ideale della vita della
nostra Repubblica si sono fermate oggi alle ore 7.50.
La
sacralità laica della scuola nella sua ritualità fatta di vita
quotidiana, che coinvolge milioni di studenti, genitori, docenti e
dirigenti e che è indice di civiltà e di umanizzazione di una società, è
stata violentemente profanata.
La
scuola è figlia della società e della cultura in cui opera, ne subisce
le influenze, le tensioni e ne vive la complessità, tentando di
migliorarla, ma la “sua” extraterritorialità, che è garanzia di
sicurezza per i figli e gli studenti di tutta la Repubblica, non deve
essere mai violata.
Il
forte sospetto che l’obiettivo della mano criminale sia stata la scuola
con la chiara intenzionalità di colpire vittime innocenti, forse
proprio per il notevole impegno nel diffondere la cultura della
legalità, getta un’ombra ancora più cupa sulla tragedia.
L’Associazione
Italiana Maestri Cattolici (AIMC), riunita a Milano in Conferenza
nazionale, è vicina alle famiglie delle vittime, ai docenti, al
dirigente e a tutti gli alunni dell’Istituto Superiore di Brindisi e
chiede che lunedì prossimo tutto il Paese si stringa intorno alla Sua
Scuola e levi forte il suo no! no! no!
La presidenza nazionale AIMC