“Tutta la ricerca, in qualsiasi ambito essa venga praticata (dalla fisica all’interpretazione di un testo o di una traccia storica)
consiste in tentativi di soluzione di problemi tramite la creazione di
ipotesi da sottoporre ai più severi controlli [...] È esattamente in
questo orizzonte che si comprende l’urgente necessità di una didattica
che – affinché non si continui a dare risposte a domande non poste –
punti sui problemi più che sugli esercizi. Il problema va risolto,
l’esercizio va eseguito; [...] il problema forma, l’esercizio addestra;
il problema scatena la ricerca, l’esercizio presuppone risultati di
ricerche già fatte. Ma qui sta proprio il guaio, perché quelli indicati
come problemi nei testi, per esempio, di geometria, di algebra,
di chimica o di trigonometria... non sono problemi, sono esercizi. Per
cui si dà che non di rado nei nostri licei scientifici l’unica vera
attività di ricerca sia consistita, e forse talvolta consista ancora,
nella versione di latino”.
Dario Antiseri, in Corriere della Sera, 24 feb. 2012
Dario Antiseri, in Corriere della Sera, 24 feb. 2012
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