Gesù può essere
contemporaneo anche dei giovani d’oggi? A voler essere un tantino manichei, dal
dibattito sull’argomento inserito all’interno del convegno organizzato a Roma
dal Progetto culturale della Chiesa italiana, sono uscite le classiche due
scuole di pensiero. Quella del 'no' (o per lo meno fortemente problematica),
capitanata dal teologo don Armando Matteo. E quella del 'sì' (o per lo meno
della serie «non fasciamoci la testa prima di essercela rotta») che ha avuto
nello scrittore Alessandro D’Avenia il suo portabandiera.....
Al dibattito del Progetto culturale sui giovani, la questione del rapporto tra Vangelo e nuove generazioni Con un occhio però anche sugli adulti: perché è proprio questa fascia d’età che deve assumersi le responsabilità dell’educazione.
Matteo: «Per loro Cristo è affare dei preti, un nobile personaggio che però non si presenta mai all’appello quando bisogna prendere le decisioni che contano»
Vecchioni: «Portiamoli per mano a scoprire il senso della vita; se li nutriamo solo di tv e cose materiali poi sarà difficile formarli al senso etico e sociale»
D’Avenia: «Dobbiamo guardarli non avendo paura di fallire. Solo così i nostri figli cesseranno di essere oggetti per ritrovare la libertà di persone amate»
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