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sabato 24 dicembre 2011

E' NATALE. AUGURI!

E’ Natale….. Vieni in me Gesù come luce da accendere, come amore da amare, come gioia da donare, come pace da diffondere, come sacrificio da offrire, come vita da vivere, come verità da dire (Madre Teresa   di Calcutta) .
Auguri di vero cuore per il Santo Natale e per un proficuo 2012 a Te ed ai Tuoi.

domenica 18 dicembre 2011

EDUCARE OGGI ALLE VIRTU'

Sono passate di moda le virtù? Ha ancora un senso educare ad esse? Sono le domande in cui Giuseppe Savagnone (editorialista di Avvenire ed autore di numerose pubblicazioni sulle problematuiche educative) risponde nella sua recente opera (Educare oggi alle virtù, edizione LDC, 2011 ).  Oggi, nell'opinione diffusa, non è la virtù, ma la trasfressione a rappresentare un valore. La morale del dovere e delle regole è in crisi e con essa il modello di educazione che ad essa si rifaceva. Ma c'è un altro modo  di concepire le virtù, molto diverso da quello della legge e dei comandi, e che valorizza piuttosto la sfera affettiva, i desideri e la ricerca della felicità. Una concezione antichissima, oggi riscoperta da studiosi, soprattutto anglosassoni, delle più varie tendenze, ma purtroppo ancora ignota al grande pubblico.  La proposta dell'autore è di utilizzare, in ambito educativo, questo diverso concetto, di cui egli mostra la profonda sintonia con le esigenze della sensibilità e della mentalità contemporanee, soprattutto giovanili. Educare alle virtù può diventare, allora, la risposta più radicale - forse la sola possibile - alla sfida dellemergenza educativa.


venerdì 9 dicembre 2011


Sono passati 63 anni dal 10 dicembre 1948, giorno in cui l'Assemblea Generale dell'Onu proclamò la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. E domani, 10 dicembre, in tutto il mondo si celebra la Giornata dei diritti umani. La ricorrenza viene festeggiata tutti gli anni a partire dal 1950, quando fu istituita la Giornata Mondiale dei diritti umani con la risoluzione 423 V dell'Onu, che invita tutti gli stati che fanno parte delle Nazioni Unite a celebrarla.
«I diritti umani appartengono a ognuno di noi, senza eccezioni. Ma se non conosciamo e difendiamo il nostro diritto e il diritto degli altri ad esercitarli resteranno solo parole in un documento vecchio di decenni», è il messaggio lanciato dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon per questa occasione. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha avuto parole di particolare attenzione per la primavera araba, a cui di fatto ha dedicato questa edizione 2011 della Giornata Mondiale dei diritti umani: quest'anno, «in tutto il mondo si sono mobilitate persone per chiedere giustizia, dignità, uguaglianza, partecipazione, i diritti sanciti nella Dichiarazione Universale». Ban Ki-moon ha anche voluto sottolineare come molti manifestanti della primavera araba abbiano avuto modo di collegarsi con il resto del mondo attraverso i social media: «sono finiti i giorni in cui i governi repressivi potevano controllare totalmente il flusso di informazioni» ha detto, sollecitando i governi a non «bloccare l'accesso a Internet e le varie forme di social media per prevenire le critiche e il dibattito pubblico». Dunque, «un anno straordinario per i diritti umani» e anche per guardare alle sfide future bisogna trarre ispirazione «dall'esempio degli attivisti dei diritti umani e dalla Dichiarazione Universale per fare del nostro meglio». E anche sul sito dell'Onu dedicato alla giornata si leggono parole che sottolineano l'importanza dei social media e delle nuove tecnologie come strumento di informazione e di dialogo che supera molto facilmente barriere e frontiere: quest'anno «migliaia di persone hanno deciso che e' giunto il momento di reclamare i propri diritti» e lo hanno fatto anche «grazie agli sms per informare, ispirare e mobilitare sostenitori dei loro diritti umani fondamentali. I social network hanno aiutato gli attivisti ad organizzare movimenti di protesta pacifica in diverse città nel mondo - a Tunisi, al Cairo, a Madrid, a New York ed in altre città e paesi nel mondo - a volte anche affrontando violente repressioni». E ancora: «attraverso il potere incredibile dei social network, le persone comuni si sono trasformate in attivisti per i diritti umani» che «appartengono in egual misura a ciascuno di noi e ci legano tutti insieme in una comunità globale con gli stessi ideali e valori». La primavera araba è stata anche protagonista dei premi Nobel per la pace di questo 2011, consegnati a tre donne attiviste per i diritti umani fra cui Tawakkol Karman, leader del principale gruppo di opposizione in Yemen, premiata insieme alla presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf e all'attivista liberiana Leymah Gbowee. E come tutti gli anni la cerimonia di consegna dei premi avverrà il 10 dicembre, a Oslo, in concomitanza con la Giornata Mondiale dei diritti Umani. All'Onu, sul web e sui social media oggi l'Alto Commissariato per i diritti Umani ha ospitato una sorta di conferenza globale, una conversazione virtuale aperta a tutti a cui si poteva partecipare collegandosi al sito Internet o attraverso gli account Facebook, Twitter, Weibo. Fra le moltossime iniziative che nel mondo accompagnano questa giornata, si segnala quella di Amnesty International, che domani sera illuminerà di giallo (il colore dell'organizzazione per i diritti umani fondata nel 1961) le Cascate del Niagara. L'associazione partecipa alla maratona mondiale di firme "Write for rights": fino al 17 dicembre sarà possibile collegandosi al sito firmiamolitutti, firmare gli appelli per il rispetto dei diritti umani in Azerbaigian, Camerun, Corea del Nord, Iran e Messico.


sabato 3 dicembre 2011

INDICAZIONI DA ARMONIZZARE

Indicazioni nazionali: oltre il monitoraggio, l’ascolto

Comunicato stampa
L’armonizzazione delle Indicazioni prevista per il primo ciclo può rappresentare una prima significativa occasione per dare alla scuola agìta e ai suoi professionisti un segnale di attenzione e rispetto. Le accelerazioni delle procedure con il via a un monitoraggio on line e, a quanto sembra, l’avvio alla fase finale dei lavori della commissione MIUR da tempo costituita non devono penalizzare il necessario ascolto concreto dei professionisti di scuola e delle comunità professionali.
Il confronto con i due documenti attualmente in vigore – Indicazioni nazionali del 2004 e Indicazioni per il curricolo del 2007 – a cui fa riferimento il monitoraggio promosso dal Miur, è stato sostanzialmente gestito in modo autonomo dalle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Si è trattato di un percorso di ricerca sul campo delle soluzioni più coerenti con l’offerta formativa. Anche quando è stato vissuto come opportunità di sperimentazione, molte scuole hanno percepito un profondo senso di solitudine per la mancanza di un adeguato supporto tecnico, di una puntuale attività di verifica e di promozione delle esperienze più significative.
Senza la prima fase d’interlocuzione, prevista dall’Atto d’indirizzo dell’8 settembre 2009 e mai attuata, il monitoraggio, composto da formulari con griglie a risposte chiuse, compilabili solo on line, corre il rischio di essere percepito come ulteriore limitazione al confronto e all’esplicitazione del perché delle scelte. Le domande poste indagano più sul “cosa” e sul “come” e diventa, così, difficile risalire al senso pedagogico-didattico-organizzativo che sta alla base del processo di contestualizzazione affidato alle unità scolastiche con lo scopo di rendere significativa l’esperienza scolastica di ogni alunno che le frequenta.
Ben venga la proroga per la compilazione telematica dei questionari, ma è necessario un maggiore coinvolgimento delle scuole in una riconsiderazione critica della propria esperienza e nell’attivazione di un circuito di ascolto attivo da parte dell’Amministrazione anche se ciò potrà comportare lo slittamento dei tempi per la stesura del testo definitivo delle nuove Indicazioni.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) chiede che siano attivate modalità interattive con gruppi di docenti e dirigenti e si dia spazio ai Collegi dei docenti in grado di offrire una vasta gamma di suggerimenti per la complessa operazione di armonizzazione dei due testi delle Indicazioni nazionali e delle Indicazioni per il curricolo, in vista della loro messa a regime.

La presidenza nazionale AIMC.

Roma, 2 dicembre 2011

giovedì 1 dicembre 2011

RAPPORTO SULLA SCUOLA IN ITALIA anno 2011

La scuola media è davvero l’anello debole della scuola italiana?
 Lo suggeriscono le rilevazioni internazionali, secondo le quali gli studenti italiani sono quelli che patiscono la più profonda flessione dei propri risultati di apprendimento nel passaggio dalle scuole elementari alla media, come pure la cattiva reputazione che la secondaria di primo grado oggi gode presso l’opinione pubblica, le famiglie e nello stesso mondo della scuola. Lo confermano nuove ricerche realizzate dalla Fondazione Agnelli e rese pubbliche nel suo Rapporto sulla scuola in Italia 2011.

Leggi:
Presentazione del Rapporto e rassegna stampa
Sintesi Rapporto Fondazione Agnelli

lunedì 28 novembre 2011

SORELLA NATURA

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
AGLI STUDENTI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO
PROMOSSO DALLA FONDAZIONE "SORELLA NATURA"

Aula Paolo VI
Lunedì, 28 novembre 2011

" .....E ora vorrei cogliere questa occasione per rivolgere una parola specifica anche agli insegnanti e alle Autorità qui presenti. Vorrei sottolineare la grande importanza che ha l’educazione anche in questo campo dell’ecologia. Ho accolto volentieri la proposta di questo incontro proprio perché esso coinvolge tanti giovanissimi studenti, perché ha una chiara prospettiva educativa. E’ infatti ormai evidente che non c’è un futuro buono per l’umanità sulla terra se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita più responsabile nei confronti del creato .....  infatti ormai evidente che non c’è un futuro buono per l’umanità sulla terra se non ci educhiamo tutti ad uno stile di vita più responsabile nei confronti del creato. E sottolineo l'importanza della parola “creato”, perché il grande e meraviglioso albero della vita non è frutto di un'evoluzione cieca e irrazionale, ma questa evoluzione riflette la volontà creatrice del Creatore e la sua bellezza e bontà. Questo stile di responsabilità si impara prima di tutto in famiglia e nella scuola. Incoraggio, pertanto, i genitori, i dirigenti scolastici e gli insegnanti a portare avanti con impegno una costante attenzione educativa e didattica con questa finalità. Inoltre, è indispensabile che questo lavoro delle famiglie e delle scuole sia sostenuto dalle istituzioni preposte ...... "

Leggi: SORELLA NATURA

venerdì 25 novembre 2011

VALUTARE PER MIGLIORARE LA SCUOLA


Indagine AIMC: valutare sì, non per premiare i singoli,
ma per migliorare la qualità della scuola

             L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) ha presentato il report di medio termine dell’indagine “Valutazione dell’insegnamento e qualità della scuola”, che è ancora in corso su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola.

            Dai primi risultati, presentati nell’ambito del Convegno nazionale “La valutazione possibile”, è emerso quale elemento significativo che la valutazione dell’insegnamento venga finalizzata allo sviluppo della professionalità per migliorare la qualità dell’offerta formativa e innalzare gli apprendimenti degli alunni. Gli insegnanti interpellati hanno sottolineato l’importanza di una valutazione attenta alla competenza didattica e ai processi di insegnamento-apprendimento, nella convinzione che la professionalità docente possa incidere sulla qualità della scuola attraverso la diffusione di buone pratiche.

            La via da percorrere, per assicurare attendibilità e significatività alla valutazione, passa attraverso la ricerca dell’equilibrio tra valutazione interna ed esterna. La questione più complessa riguarda l’individuazione dei “valutatori”: quale profilo, quali competenze?

L’indagine AIMC, che ad oggi ha coinvolto oltre duemila tra docenti e dirigenti di tutta Italia, ha messo in evidenza la necessità che i soggetti preposti alla valutazione dell’insegnamento conoscano molto bene la professione docente e le modalità della sua realizzazione.

            La raccolta e la tabulazione dei questionari si concluderanno a fine dicembre con la presentazione (prevista per gennaio prossimo) del report finale, che illustrerà le caratteristiche del campione d’indagine e gli esiti analitici riguardanti scopi, effetti, modi e soggetti della valutazione dell’insegnamento.

La presidenza nazionale AIMC

Roma, 25 novembre 2011


venerdì 18 novembre 2011

Filosofia per bambini ed educazione morale

Editrice La Scuola»Archivio news»Filosofia per bambini ed educazione morale

Filosofia per bambini ed educazione morale

Anno: 2011
Autore: Giuseppina D'Addelfio
Collana: Pedagogia
Accostandosi alla metodologia della Philospphy for Children, immaginata e progettata da Matthew Lipman nei primi anni Settanta, l'autrice esplora temi legati alla formazione emotiva ed etica dei bambini con il dialogo filosofico. L'idea centrale è quella di educare a un pensiero complesso, dove operano le dimensione critica, creativa e affettivo-valoriale. Viene presentato anche il resoconto di un'esperienza di ricerca e formazione condotta in due scuole primarie della città di Palermo. Uno strumento utile per educatori e insegnanti che vogliono aiutare i bambini a pensare meglio in prima persona insieme agli altri.

giovedì 17 novembre 2011

AUGURI AL NEO MINISTRO PROF PROFUMO


ASSOCIAZIONE   ITALIANA   MAESTRI   CATTOLICI

 Comunicato stampa


Dall’AIMC viva soddisfazione per l’incarico al prof. Profumo al MIUR

 L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) esprime viva soddisfazione per l’incarico a Ministro dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca conferito al prof. Francesco Profumo, figura di alto profilo culturale e umano. Assicura fattiva collaborazione al nuovo Ministro per contribuire con il proprio ruolo alla rinascita della comunità civico-politica in cui la scuola è inserita a pieno titolo.
Nell’attuale stagione caratterizzata dall’emergenza finanziaria, risulta fondamentale evitare che aspetti meramente economici riducano gli spazi di autonomia e di sviluppo necessari per assicurare al Paese una “buona” scuola senza ridurre gli standard di qualità. La scuola non può essere considerata un mero capitolo di spesa, ma un vettore di sviluppo, di crescita e di riscatto per l’Italia e per creare futuro alle nuove generazioni.
L’AIMC, associazione di professionisti di scuola e di laici cattolici impegnati, auspica il rafforzamento di un dialogo costruttivo fra la scuola agita e la sua massima sintesi politica per affrontare i “problemi” del quotidiano “fare scuola”, attraverso il confronto e l’ascolto di chi collabora alla costruzione della “comunità scolastica”. Dal quotidiano, infatti, nasce l’esigenza di rendere la scuola più attenta alla “persona”: lo domandano i ragazzi e le loro famiglie, i docenti e i dirigenti che chiedono di essere messi nella condizione di valorizzare appieno la propria professionalità nella responsabilità.
Anche, il profilo dei professionisti attende di essere ricontestualizzato, al pari della piena realizzazione dell’autonomia delle unità scolastiche e del tema centrale della “cultura della valutazione”, iscritto all’interno di un quadro di sistema formativo nazionale che garantisca la solidale perequazione tra realtà più “forti” e più “deboli” del Paese.
Nell’esprimere l’augurio di buon lavoro all’onorevole Ministro, per l’alto incarico conferitogli, l’AIMC riafferma la propria disponibilità a contribuire alla costruzione di una scuola all’altezza del suo compito e del tempo attuale, in un sapiente bilanciamento tra tradizione e innovazione.

 La presidenza nazionale AIMC                                           Roma, 17 novembre 2011

Curriculum vitae prof. Francesco Profumo

L'IMMENSO SGUARDO DEI GIOVANI

Il nuovo libro di Carlo Climati dedicato al mondo dei ragazzi e alle loro grandi potenzialità
Immenso sguardo. E’ lo sguardo che i giovani rivolgono al mondo che li circonda. Uno sguardo d’amore, d’impegno, di fiducia, d’entusiasmo, di giustizia, di speranza nel domani. Uno sguardo che non conosce confini e che sa volare oltre l’infinito. Questo nuovo libro di Carlo Climati vuole rappresentare un utile strumento d’approfondimento per conoscere le tematiche più attuali della gioventù del terzo millennio: l’amore, la famiglia, lo studio, lo sport, i viaggi, la fede, il lavoro, la politica, il tempo libero, la vita virtuale su internet, la violenza, la sofferenza, l’incomunicabilità, la dittatura dell’insoddisfazione. La grande speranza per il futuro dei giovani è questa: avere il coraggio di stimolare nelle nuove generazioni una cultura diversa e controcorrente. Una cultura orientata alla pace, all’impegno, alla giustizia, al dialogo, al rispetto di ogni essere umano....
 

mercoledì 16 novembre 2011

LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E L'APPRENDIMENTO

Quando si pensa ai fattori che favoriscono la formazione di buoni apprendimenti  per gli studenti vengono subito in mente quelli legati alla qualità del servizio scolastico: l’insegnamento in primis,  ma anche una buona organizzazione, strutture adeguate e funzionali, ecc. .....


Leggi:Formazione delle classi e apprendimento

DISABILITA' E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NEL CONTESTO OCSE

 Il documento, pubblicato dalla Fondazione Agnelli, riassume e confronta i principali risultati di ricerca sui temi degli alunni con Bisogni Educativi Speciali all’interno del quadro metodologico e comparativo promosso dall’OECD e successivamente sviluppato dal Centre for Research on Lifelong Learning (CRELL). Nella prima parte, oltre a una panoramica sul sistema di integrazione del sistema scolastico italiano, si forniscono dati (allineati alle rilevazioni OCSE del 1999, 2001 e 2005) sul numero di alunni con disabilità suddivisi per principali categorie di disabilità, per ordine scolastico, tipologie di sedi di erogazione dei servizi a loro destinati, rapporti insegnanti di sostegno/studenti......

Leggi: DISABILITA' E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

“La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” - Convegno internazionale - Rimini, 18, 19 e 20 novembre 2011

IRC, UNA RISORSA PER LA PERSONA E LA SOCIETA'

L’Insegnamento della religione cattolica, “in forza delle sue ragioni storiche e della sua valenza educativa, è di fatto capace di proporsi come significativa risorsa di orientamento per tutti e di intercettare il radicale bisogno di apertura a dimensioni che vanno oltre i limiti dell’esperienza puramente materiale”. Lo scrive la Presidenza della CEI nel Messaggio in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2012-2013.
 
 Ecco il testo integrale del MESSAGGIO

AMICA MODERNITA'

Le «mappe» creative che secondo il teologo irlandese Gallagher possono orientarci nell’età secolare.
La modernità non minaccia la fede, anzi ne valorizza il tratto «esistenziale». «La modernità non consiste certo solo di negati­vità. Essa ha in sé grandi valori mo­rali che vengono proprio anche dal Cristianesimo ....

Leggi: Amica modernità

martedì 15 novembre 2011

SCIENZA ED APPRENDIMENTO

3-4 DICEMBRE 2011
SEMINARIO NAZIONALE
"Scienza, metodo scientifico e metodi d'apprendimento. Il contributo del pensiero di Bernard Lonergan"


Programma del Seminario



sabato 12 novembre 2011

VOLONTARIATO: LA BUONA VOLONTA' NON BASTA, OCCORRE L'AMORE

"L'ESPERIENZA DELL'AMORE GENEROSO DI DIO CI SFIDA E CI LIBERA PER ADOTTARE LO STESSO ATTEGGIAMENTO VERSO I NOSTRI FRATELLI E LE NOSTRE SORELLE:GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE.....

Il volontariato si fonda su una personale esperienza di Cristo

sabato 5 novembre 2011

MONITORAGGIO INDICAZIONI NAZIONALI

        Indicazioni per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo - Monitoraggio per "una eventuale revisione delle Indicazioni".

Dalla Circolare n. 101 del 4 novembre 2011

"................ In vista della eventuale revisione delle Indicazioni per una loro definitiva strutturazione, da valere per tutte le scuole statali e paritarie, il citato Regolamento n. 89/2009 ha previsto che sulle attività svolte in proposito dalle scuole sia effettuato un apposito monitoraggio, affidato all'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (ANSAS) e all'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).
La scrivente Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici ha affidato all'ANSAS il compito di predisporre uno specifico questionario per tale monitoraggio, fornendo opportuni criteri per la sua definizione e validandone la stesura finale.
Il questionario costituisce una opportunità per dirigenti scolastici e docenti per mettere in evidenza le potenzialità dell'innovazione, le eventuali criticità connesse, nonché le esperienze per sostenere efficacemente i processi di cambiamento e di qualificazione dell'offerta formativa......... .....   "

Leggi: Circolare Ministeriale 101 del 4.11.2011

mercoledì 2 novembre 2011

EDUCARE ALLO SVILUPPO UMANO ED INTEGRALE

IL G-20 SI RIUNISCE A CANNES: QUALI LE VIE DELLO SVILUPPO PER LE NAZIONI?

“Il 3 e il 4 novembre prossimi - domani e dopo domani - i Capi di Stato o di Governo del G-20 si riuniranno a Cannes, per esaminare le principali problematiche connesse con l’economia globale. Auspico che l’incontro aiuti a superare le difficoltà che, a livello mondiale, ostacolano la promozione di uno sviluppo autenticamente umano e integrale”. E’ l’appello che Benedetto XVI ha formulato in coda all’udienza generale del 2 novembre 2011.
E’ da chiedersi se esista un nesso solo temporale tra i due eventi (commemorazione dei defunti) e il G-20, oppure se Benedetto XVI abbia voluto cogliere l’occasione per richiamarci a realtà terrene, in proiezione di altre realtà.
La forma economica dell'esistenza è diventata un linguaggio per pensare il senso, nel bene e nel male. Il senso comune rappresenta l'intera società come un sistema di bisogni.......

Leggi: Educare allo sviluppo autenticamente umano ed integrale

mercoledì 26 ottobre 2011

PELLEGRINI DI PACE - LO SPIRITO DI ASSISI


Venticinque anni fa, il 27 ottobre 1986, fu convocata da Giovanni Paolo II una Giornata mondiale di preghiera per la pace, ad Assisi, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali. Vi parteciparono 50 rappresentanti delle Chiese cristiane (oltre ai cattolici) e 60 rappresentanti delle altre religioni mondiali. Per la prima volta nella storia si realizzava un incontro come questo.

L'intuizione del Papa fu semplice e profonda: riunire i credenti di tutte le religioni mondiali nella città di San Francesco, ponendo l'accento sulla preghiera per la pace, l'uno accanto all'altro, di fronte all'orrore della guerra.

Disse il Papa in quell’occasione: "E' in sé un invito fatto al mondo per prendere coscienza che esiste un'altra dimensione della pace e un altro modo di promuoverla, che non sono il risultato di trattative, di compromessi politici, economici". La convinzione era che "la preghiera e la testimonianza dei credenti, a qualunque tradizione appartengano, può molto per la pace nel mondo". L'appello fu ascoltato, tra l'altro, anche dal "mondo": per un giorno intero tacquero le armi.

Nel suo discorso conclusivo, Giovanni Paolo II esortava: “Continuate a vivere il messaggio della pace, continuate a vivere lo spirito di Assisi!”.



Vedi: 


Il Papa ad Assisi


Comunità di Sant'Egidio

UMEC




mercoledì 19 ottobre 2011

L'INSEGNANTE OGGI

Nel corso del tempo il profilo professionale dell’insegnante è cambiato, in relazione al modificarsi del contesto sociale e culturale. Senza risalire troppo lontano, basti pensare a come era diversa la richiesta sociale che veniva fatta agli insegnanti della scuola elementare agli inizi del dopoguerra, rispetto alle aspettative di oggi. La scuola elementare doveva garantire la prima alfabetizzazione, sia sul piano della strumentalità linguistica che nella Matematica; era, in definitiva, scuola del leggere, scrivere e far di conto. Un notevole salto qualitativo avviene negli anni Ottanta, con i “Nuovi Programmi della scuola elementare”.
Nella scena dell’aula irrompono le discipline,l’alfabetizzazione richiesta cambia di segno, da funzionale diventa culturale.
Le discipline di studio sono i principali strumenti di questo tipo di alfabetizzazione. Compito della scuola è di introdurre gli alunni nei “principali linguaggi della cultura”. Questa scelta comporta una ridefinizione del profilo dell’insegnante, che non può essere più “tuttologo”. Pochi anni dopo l’emanazione dei “Nuovi Programmi” una legge cambierà il modello organizzativo, introducendo una dimensione collegiale della didattica, nella quale l’unitarietà della proposta non sarà più garantita dalla figura dell’insegnante unico, ma sarà affidata a un buon lavoro di squadra1.
È una novità impegnativa, quella del gruppo docente, che si muove nel segno di una maggiore professionalizzazione, non nel segno della frammentazione. Il gruppo docente condivide non solo gli stessi alunni, ma una progettualità comune; il suo buon funzionamento richiede l’esercizio di una interdipendenza molto stretta.
Oggi il modello del gruppo docente è stato abbandonato, in favore della riproposizione dell’insegnante unico, o, per meglio dire, prevalente. Le ragioni sono diverse. ......

Leggi: L'INSEGNANTE OGGI

SCIENZA, FEDE, EVOLUZIONISMO, CREAZIONISMO.... CHI HA RAGIONE?

La teoria darwinista non implica affatto la negazione di Dio, anzi: tra i suoi sostenitori, così come tra i suoi oppositori, si contano sia credenti sia non credenti. A farne una bandiera dell’a-religiosità è stata quella corrente scientista che porta avanti il positivismo ottocentesco e che ha fatto del «caso» il proprio idolo. Generando il suo opposto simmetrico, quel «creazionismo scientifico» di matrice americana che usa la lingua delle scienze naturali per fare teologia L’uso di termini fuori contesto è improprio in entrambi i casi. Ecco perché anche la versione «aggiornata» del creazionismo scientifico, la teoria del «disegno intelligente», va maneggiata con cautela. Meglio piuttosto guardare ai tentativi di sintesi che non pretendono che la scienza detti i limiti della metafisica o viceversa, ma che sono consapevoli della costante permeabilità dei due ambiti. Poiché l’oggetto dell’indagine è in fondo sempre lo stesso, i due percorsi devono rimanere sì distinti, ma non per questo isolati. Pareri a confronto: un filosofo, uno zoologo, un biblista.

Leggi in: http://aimcsicilia.wordpress.com

venerdì 14 ottobre 2011

LA SCUOLA IGNORANTE

MANCA LA VISIONE CONDIVISA DEL FUTURO
L'istruzione non è più una priorità nazionale. Il rischio è la rassegnazione. I docenti hanno le loro responsabilità, ma è il sistema che fa acqua.

Un grido d’allarme, dettato «da un grande amore per la scuola», ma venato da «una difficoltà crescente a guardare con speranza al futuro».  Non nasconde il proprio pessimismo Graziella Priulla, ordinario dei Sociologia dei processi culturali nella facoltà di Scienze politiche all’Università di Catania, per la situazione in cui versa la scuola italiana. Ma anche per il suo avvenire. Lo fa mettendo nero su bianco un’analisi oggettiva, quanto spietata, della situazione attuale.
            E non a caso questa sua fatica (che sarà in libreria da lunedì 17 ottobre e sarà presentato ufficialmente a Bologna il 21 ottobre) si intitola L’Italia dell’ignoranza (Franco Angeli editore, 207 pagine, 23 euro) con un sottotitolo anch’esso molto esplicito «Crisi della scuola e declino del Paese».  «Una frase, quest’ultima – precisa l’autrice –, che vuole sottolineare come esista un nesso tra i due aspetti. Non proprio causa ed effetto, ma .....


Leggi: La scuola ignorante

giovedì 13 ottobre 2011

LA GEOGRAFIA CERCA IL NUOVO VESPUCCI

Abbandonata la «cartografia di Stato», ma anche l’approccio quantitativo degli anni ’60, ora la ricerca torna all’uomo.

Da qualche anno, il dibattito geografico assomiglia un po’ all’accorto avanzamento di un esploratore su un traballante ponte tibetano. I picchi himalayani alle spalle sono i modi in cui la geografia è stata pensata e praticata in epoca moderna, a partire dalle lezioni pionieristiche dei tedeschi Alexander von Humboldt (1769-1859) e Carl Ritter (1779-1859), con tutte le implicazioni rispettivamente politiche e metafisiche dei loro celebri approcci alla 'conoscenza della Terra'. Ma alle spalle, c’è ormai soprattutto il massiccio particolarmente granitico della cosiddetta 'geografia di Stato', quella ufficiale che ha permesso la mappatura e poi la pianificazione dei territori innanzitutto europei. La stessa delle carte murali scolastiche di almeno quattro colori.

          Nei giorni scorsi, traspariva proprio un certo senso delle vertigini dai molti interventi o tavole rotonde del più frequentato (oltre cinquantamila visitatori l’anno) fra gli eventi europei di divulgazione dedicati alla disciplina: il Festival internazionale di Geografia ......

Leggi:   La geografia cerca il nuovo Vespucci

mercoledì 12 ottobre 2011

NELL'INFANZIA DI OGGI C'E' IL PAESE DI DOMANI

Comunicato del Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola:

La Commissione europea: “L’istruzione preelementare presenta il rendimento più elevato in termIni di risultati e di adattamento sociale dei bambini. Gli Stati membri dovrebbero aumentare i propri investimenti quale mezzo efficace per creare le basi di ulteriore apprendimento” (2006).
Nell’infanzia di oggi c’è il Paese di domani.
  Servono più risorse e scelte di qualità
Il Coordinamento nazionale delle politiche dell’infanzia e della sua scuola: “Occorre intervenire concretamente, dedicare risorse adeguate, mettere in campo tutte le sinergie necessarie a consoli-dare ed estendere su tutto il territorio nazionale la nostra scuola dell’infanzia”.

La scuola dell’infanzia è in grave affanno: il processo di generalizzazione è bloccato dal 2009, i tagli al personale ATA e, quest’anno, anche al personale docente, la drastica riduzione di risorse finanziarie e materiali, la difficoltà degli Enti Locali anche solo a mantenere gli interventi già in atto stanno mettendo in seria difficoltà il buon funzionamento delle scuole.

A questo va ad aggiungersi l’accorpamento di tutte le scuole dell’infanzia con le scuole primarie e secondarie di primo grado e, sempre più spesso, di secondo grado, in istituti verticalizzati.
Un accorpamento imposto dall’alto, dettato da scelte esclusivamente finanziarie e non di opportunità pe-dagogiche, incapace – per dimensioni e complessità organizzativa – di garantire continuità didattica, raccordo educativo e progettualità all’esercizio dell’autonomia scolastica, aspetti per i quali gli istituti comprensivi si sono caratterizzati. Per di più, molte di queste nuove istituzioni vengono affidate in reg-genza a dirigenti che hanno già la responsabilità di altre scuole.

Ecco le ragioni per cui le scuole dell’infanzia, funzionanti sempre più spesso solo in orario antimeridiano, affannate dall’inserimento di bambini anticipatari, senza più compresenze per attività in piccoli gruppi o individualizzate, alla prese con i disagi causati dalle mancate sostituzioni dei docenti assenti, stanno di-ventando irriconoscibili.

Il modello della scuola dell’infanzia funzionante a 40 ore la settimana, che aveva dimostrato sul campo il suo valore e la sua efficacia educativa, si sta sgretolando, mentre si allungano le liste d’attesa un po’ o-vunque.

La Commissione europea, già in una comunicazione del 2006, sosteneva: “L’istruzione preelementare presenta il rendimento più elevato in termini di risultati e di adattamento sociale dei bambini. Gli Stati membri dovrebbero aumentare i propri investimenti nell’istruzione preelementare, quale mezzo efficace per creare le basi di ulteriore apprendimento, prevenendo l’abbandono scolastico, rendendo più equi i risultati ed elaborando i livelli complessivi di capacità”.

Il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola, nel quale sono rappresentati sindacati e associazioni professionali della scuola (AIMC, ANDIS, CIDI, FNISM, MCE, CISL, FLC CGIL, SNALS-Confsal, UIL) insieme a genitori, docenti, dirigenti, a tutto il personale della scuola e a tutti i cittadini che hanno a cuore l’infanzia e con essa il futuro del Paese, continuerà a impegnarsi perché le istituzioni tutte e i decisori politici mettano fine alla drammatica deriva cui la straordinaria esperienza della scuola dell’infanzia è esposta.

Occorre intervenire concretamente, dedicare risorse adeguate, mettere in campo tutte le sinergie ne-cessarie a consolidare ed estendere su tutto il territorio nazionale la nostra scuola dell’infanzia.

Nell’infanzia di oggi c’è il Paese di domani. È una politica molto miope quella che taglia sull’infanzia.

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coord.infanzia@gmail.com

venerdì 7 ottobre 2011

NOSTALGIA DI FUTURO, il messaggio di Steve Jobs

Sono soprattutto tre i grandi messaggi che questo straordinario uomo ci lascia.

Il primo: le grandi innovazioni in economia sono sempre legate alle persone: non sono i capitali, i soldi, le tecnologie: sono le persone che fanno le grandi innovazioni: Steve Jobs è stato capace di fare cose grandi cose perché era una grande persona, non perché aveva grandi capitali e mezzi. Questo ci ricorda che l’economia va avanti quando ci sono persone che guardano più lontano, vedendo cose diverse. Le grandi innovazioni nascono da sguardi diversi sul mondo, e quindi dalle persone.
Il secondo messaggio che ci lascia Steve Jobs è ....

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giovedì 6 ottobre 2011

SENSO E GRATUITA', un nuovo modello di sviluppo personale e sociale

Il primo discorso del card. Scola al mondo economico milanese cade nel mezzo di un momento delicatissimo. I timori per la finanza pubblica, le persistenti incertezze internazionali, i dati preoccupanti sulla produttività e la disoccupazione giovanile, tolgono il sonno a molti banchieri, imprenditori, finanzieri. Il problema non è solo il trascinarsi della crisi. È che si fa fatica a vedere una qualche via di uscita dal tunnel. Il kairos non poteva essere più centrato. E di fronte ad una tale sfida, il nuovo arcivescovo non si è tirato indietro. Parlando alla “Milano nodo della rete globale”, Scola ha fatto un discorso ampio, in piena sintonia con la Caritas in Veritate, esplicitamente volto ad affrontare le radici profonde della crisi in corso. Nella serena consapevolezza biblica per cui, in tempi di crisi, Dio parla alla storia dell’uomo. Tra i molteplici spunti che attraversano il discorso del cardinale, ne sottolineo tre, che mi hanno stimolato particolarmente. Il primo è che la natura della crisi è, prima di tutto, antropologica. È, cioè, un’idea unilaterale e riduttiva dell’essere umano …… 
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mercoledì 5 ottobre 2011

GIORNATA MONDIALE DELL'INSEGNANTE



Maestri cattolici: un futuro migliore non può che partire dalla scuola
5 ottobre: giornata mondiale dell’insegnante istituita dall’Unesco

 Si celebra oggi 5 ottobre la Giornata mondiale dell’insegnante. È un giorno come tutti gli altri per le centinaia di migliaia di docenti italiani: accoglieranno i propri alunni nelle aule e “insegneranno” come tutti i giorni in cui la scuola è aperta.
Non festeggeranno, forse perché ben pochi ricordano tale ricorrenza, forse perché non c’è molto da festeggiare per la professione docente oggi.
Anche quest’anno, purtroppo, questa giornata non avrà echi significativi e trascorrerà quasi sotto silenzio come l’attività quotidiana dei professionisti di scuola.
La Giornata mondiale dell’insegnante è stata istituita per portare all’attenzione di tutti non le rivendicazioni categoriali, ma l’alto significato culturale, sociale e democratico dell’attività degli insegnanti, che risiede non nel trasmettere nozioni e regolamentare la vita scolastica, ma nel suscitare futuro e speranza nei cittadini di oggi e di domani. Un futuro diverso, migliore e più “umano” non può che passare per le aule delle nostre scuole.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) rivolge un augurio particolare a tutti i colleghi che credono nel valore della propria professione, nella speranza che tutto il Paese sappia riconoscerne l’insostituibile ruolo.
In cento città, l’AIMC, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della CEI, celebra la Giornata mondiale con la seconda edizione della manifestazione “Cento piazze” dal titolo “Educazione, professione docente e…”.
A Roma la manifestazione si svolge nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto in Via del Seminario con inizio dei lavori alle ore 9.00. Ad aprire, l’introduzione di Giuseppe Desideri, presidente nazionale AIMC e di seguito gli interventi dell’on. Valentina Aprea, presidente della VII Commissione della Camera dei Deputati, degli onorevoli Luisa Capitanio Santolini e Giovanni Bachelet, componenti della VII Commissione della Camera dei Deputati, di don Maurizio Viviani, direttore dell'Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della CEI, di Italo Fiorin, Università LUMSA di Roma e di Pasquale Moliterni, Università "Foro Italico" di Roma.
Cento piazze è occasione per distribuire, in tutta Italia, un Questionario, strutturato allo scopo di avviare una nuova ricerca dell’AIMC sulla valutazione dell’insegnamento, vista in ottica del miglioramento della qualità della scuola. Un’indagine per “dare voce” e offrire uno spazio di ascolto e confronto a coloro che quotidianamente operano in aula e per raccogliere elementi e dati significativi utili a elaborare proposte significative da parte dell’AIMC e portarle all’attenzione delle Istituzioni.

                                                                                                          La presidenza nazionale AIMC

Roma, 5 ottobre 2011

giovedì 29 settembre 2011

12 OTTOBRE - PROVA PRE-SELETTIVA DIRIGENTI SCOLASTICI

MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' RICERCA

 Ufficio Stampa-  Comunicato
Roma, 29 settembre 2011
Scuola, confermata per il 12 ottobre la prova del concorso a dirigenti scolastici
Premesso che le domande per la prova pre-selettiva del concorso a Dirigente scolastico sono state predisposte da una commissione esterna, il Ministero sta provvedendo alla eliminazione dei quesiti che contengono errori o imprecisioni.
L'elenco dei quesiti eliminati, che non entreranno quindi nel sorteggio dei 100 previsti per la prova, sarà pubblicato il 5 ottobre.
La data della prova è pertanto confermata per il 12 ottobre.

mercoledì 28 settembre 2011

A proposito di CONCORSO DIRIGENTI

Concorso dirigenti scolastici:
 l’AIMC si appella al Ministro

 L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) evidenzia forti preoccupazioni in riferimento al comunicato del MIUR pubblicato in data odierna, nel quale si riconosce, nell’ambito della prova pre-selettiva del concorso per dirigente scolastico, la presenza di quesiti “che contengono errori o imprecisioni”.
La scelta di pubblicare l’elenco dei quasi 6000 item, da cui sorteggiare i 100 della prova, presupponeva un lavoro di elaborazione e di controllo molto attento: la dichiarazione, in premessa del comunicato, dell’assegnazione a una commissione esterna, non riduce la responsabilità esclusiva dell’Amministrazione e rischia di offrire, in fatto e in diritto, elementi per un sicuro contenzioso che rallenterà, inevitabilmente, la procedura concorsuale e il conseguente ingresso dei nuovi dirigenti nella scuola.
L’AIMC si appella al Ministro affinché sia diffuso in forma definitiva l’elenco dei quesiti validi per la prova e, dalla data di pubblicazione, decorra un congruo tempo (almeno 15 giorni) prima dell’espletamento della preselezione.

Auspica, inoltre, che ciò possa riportare serenità e tranquillità nel rispetto del lavoro dei candidati che, da tempo, investono risorse personali, di tempo ed economiche, in vista di quest’importante e complesso concorso.

                                                                                      La presidenza nazionale AIMC

 Roma, 27 settembre 2011


martedì 27 settembre 2011

INCORAGGIATI AD AGIRE

Comunicato stampa

                     

“Incoraggiati ad agire”

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), in sintonia con quanto affermato dal Cardinal Bagnasco, nella Sua Prolusione del 26 settembre u. s., si sente impegnata a continuare con fermezza ad agire con autenticità e professionalità nel mondo della scuola. 
Come associazione di professionisti di scuola accoglie l’invito a non demordere, a considerare l’educazione la strada per recuperare sentimenti di vera solidarietà e uno stile di vita connotato dall’etica della trasparenza.
Convinta che a parlare sia soprattutto la testimonianza, nella prossima iniziativa “Cento Piazze Seconda edizione” promossa dall’Aimc, in collaborazione con l’Unesu-CEI, inviterà tutta la società civile a riflettere e agire per un nuovo umanesimo.

La presidenza nazionale AIMC

Roma, 27 settembre 2011

domenica 25 settembre 2011

L'EDUCAZIONE E LA BELLEZZA DI DIO

 Perché l’educazione? Ho scelto l’educazione come tema di questa lettera pastorale perché la sfida della trasmissione ai nostri ragazzi di quanto per noi veramente conta nella vita appare oggi più che mai ardua. È come se la distanza fra le generazioni si fosse improvvisamente accresciuta, sia per l’accelerazione dei cambiamenti in atto, sia per la novità dei linguaggi che il mondo del computer e della rete ci va imponendo. I “nativi digitali” - coloro cioè che sono nati nell’era di “internet” e che vi accedono con strabiliante naturalezza - fanno fatica a intendersi con gli abitanti del vecchio pianeta terra, solcato da confini e lontananze, che risultavano spesso difficilmente valicabili. Quanto viene proposto dall’opera di genitori e educatori desiderosi di far bene, rischia di essere volatilizzato dal mondo della “rete” in cui i nostri ragazzi navigano alla grande, spesso senza adeguata cautela e discernimento .......

Continua:     Lettera pastorale per l’anno 2011-2012 di mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, dedicata al tema dell'educazione.