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domenica 30 dicembre 2012

BEATI GLI OPERATORI DI PACE


ANNO NUOVO: BEATI GLI OPERATORI DI PACE


L’urgenza di un progetto pedagogico che sappia costruire il bene comune motivato e vivificato dalla cultura della pace.

 

 di Giovanni Perrone *

 

Un messaggio di speranza quello del Papa per la Giornata Mondiale della Pace che tradizionalmente si celebra il primo dell’anno. E’ una speranza che ha le sue radici in Dio e che interpella ogni persona affinché si dia da fare per costruire la pace a partire dal suo “quotidiano”. Lo stesso tema “Beati gli operatori di pace” invita ciascuno ad agire e manifesta una stretta e dinamica relazione tra la felicità (che viene auspicata da ogni scambio augurale di questi giorni) e la pace. La felicità e la beatitudine, scrive il Papa, sono assicurate a “tutti coloro che si lasciano guidare dalle esigenze della verità, della giustizia e dell’amore”.

La pace è un dono che si fa dono, frutto di cooperazione tra Dio e l’uomo, tra l’uomo e gli uomini: “L’uomo è fatto per la pace che è dono di Dio ….  La beatitudine di Gesù dice che la pace è dono messianico e opera umana ad un tempo. In effetti, la pace presuppone un umanesimo aperto alla trascendenza. È frutto del dono reciproco, di un mutuo arricchimento, grazie al dono che scaturisce da Dio e permette di vivere con gli altri e per gli altri. L’etica della pace è etica della comunione e della condivisione”.

La pace, infatti, esalta la dignità dell’uomo e promuove vera vita: “Veri operatori di pace sono, allora, coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: personale, comunitaria e trascendente. La vita in pienezza è il vertice della pace”.

Di fronte alle mille ingiustizie, alle molteplici forme di violenza e d’illegalità, ai mali sociali, alle sofferenze dei bisognosi, alle numerose guerre potremmo tutti tentati di ritenere impossibile un futuro di pace. Invece, il Papa ci ricorda che “la pace non è un sogno, non è un’utopia: è possibile. I nostri occhi devono vedere più in profondità, sotto la superficie delle apparenze e dei fenomeni, per scorgere una realtà positiva che esiste nei cuori, perché ogni uomo è creato ad immagine di Dio e chiamato a crescere, contribuendo all’edificazione di un mondo nuovo”. Infatti, “il desiderio di pace corrisponde ad un principio morale fondamentale, ossia, al dovere-diritto di uno sviluppo integrale, sociale, comunitario, e ciò fa parte del disegno di Dio sull’uomo.

Il bene comune auspicato da tutti, purtroppo talora solo a parole, deve stare a cuore di quanti si ritengono operatori di pace. Il Papa evidenzia ciò con chiarezza: “Desidero ribadire con forza che i molteplici operatori di pace sono chiamati a coltivare la passione per il bene comune della famiglia ( … cellula base della società dal punto di vista demografico, etico, pedagogico, economico e politico …) e per la giustizia sociale, nonché l’impegno di una valida educazione sociale …. Una missione speciale nei confronti della pace è ricoperta dalle istituzioni culturali, scolastiche ed universitarie. Da queste è richiesto un notevole contributo non solo alla formazione di nuove generazioni di leader, ma anche al rinnovamento delle istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali”. Formazione e rinnovamento che esaltano il ruolo della famiglia, anzitutto, nonché di tutte le istituzioni educative.

Il messaggio pontificio fa espresso riferimento ai notevoli problemi economici che oggi ostacolano la nostra società, invitando a saper trarre profitto delle stesse difficoltà: “Per uscire dall’attuale crisi finanziaria ed economica – che ha per effetto una crescita delle disuguaglianze – sono necessarie persone, gruppi, istituzioni che promuovano la vita favorendo la creatività umana per trarre, perfino dalla crisi, un’occasione di discernimento e di un nuovo modello economico”.

L’urgenza di un forte impegno educativo, caro al Papa, mette in luce l’emergere della “necessità di proporre e promuovere una pedagogia della pace”. E’ una pedagogia che interpella ogni persona e richiede percorsi di conversione da vivere non con grandi proclami, ma nel quotidiano cammino della vita. Infatti, “richiede una ricca vita interiore, chiari e validi riferimenti morali, atteggiamenti e stili di vita appropriati. Difatti, le opere di pace concorrono a realizzare il bene comune e creano l’interesse per la pace, educando ad essa. Pensieri, parole e gesti di pace creano una mentalità e una cultura della pace, un’atmosfera di rispetto, di onestà e di cordialità. Bisogna, allora, insegnare agli uomini ad amarsi e a educarsi alla pace, e a vivere con benevolenza, più che con semplice tolleranza”.

Dall’appello del Sommo Pontefice scaturisce un buon progetto di vita per l’anno nuovo, un progetto “di formazione e rinnovamento” personale e sociale affidato alla responsabilità di ciascuno e di ogni istituzione, progetto da saper incarnare giorno per giorno nel nostro peregrinare lungo i sentieri della vita e del mondo. Tutti ne siamo responsabili!

 

www.vatican.va  - messaggi                                             http://aimcsicilia.wordpress.com 
                                                                                                          

 Leggi :   BEATI GLI OPERATORI DI PACE

lunedì 17 dicembre 2012

LE MAESTRE EROINE



Ancora una volta dagli Stati Uniti d’America ci giungono le immagini di bambini dagli occhietti terrorizzati e di adulti piangenti e disperati. L’eccidio consumatosi nella pacifica cittadina del Connecticut ha prodotto solo disperazione e sangue.Non è la prima volta che si verificano simili  carneficine oltreoceano. Avvenne nelle Columbine, nel 1999, quando due adolescenti ammazzarono 12 loro compagni di classe e un insegnante. Nell’aprile scorso in California un ex studente entrò in un’aula della Oykos University e uccise sei colleghi. In luglio, sempre di quest’anno, un ventiquattrenne, alla prima di un film di Batman, fece fuori in un cinema del Colorado ben dodici persone, ferendone altre cinquanta.
La strage di Oslo in Norvegia non fu da meno qualche anno fa.
Ora, però, nella cittadina di Newtown, si contano dodici bambine e otto maschietti della locale scuola primaria assassinati insieme alla dirigente  del plesso e a due altre maestre.
A Scampia, qualche settimana fa, a morire ammazzato fu soltanto un pesce piccolo della malavita locale ma l’esecuzione si concretizzò nel cortile della scuola dell’infanzia a pochi metri di distanza dall’aula che ospitava un’allegra e fiorente comunità di bambini.
Anche gli episodi della cronaca locale non vanno analizzati con i ‘ se ’ e con i ‘ma’. Resto convinto, però, che quegli stessi killer non avrebbero indugiato a sparare anche nel mucchio dei bambini se il disperato tentativo di fuga della vittima designata avesse avuto come meta da considerare zona franca lo stesso contesto educativo ove i piccoli svolgevano le attività didattiche prenatalizie.
A Napoli la crudeltà spietata di  quanti sono coinvolti in lotte tra famiglie e gruppi rivali. Nel Connecticut ad azionare le armi è stata la follia di un ventiquattrenne che, secondo Vittorino Andreoli, esperto del settore e sostenitore della compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati, matto proprio non sarebbe stato a conferma dell’assunto che la follia più estrema  partirebbe da una mente normale.
L’evento,purtroppo gravissimo, si è consumato ed ora si è costretti a prenderne atto. L’America ricomincerà a discutere sul problema delle armi che si vendono liberamente nei supermercati mentre i congiunti delle vittime continueranno a piangere i loro cari. Una strage degli innocenti a conferma che anche il matto razionale trova comodo scaricare la sua furia omicida su teneri bambini della scuola elementare  e su tre donne che non hanno indugiato un attimo nell’andargli incontro nel tentativo disperato di fermare la sua violenza omicida.
E’ anche e, soprattutto, a Dawn Lafferty Hochsprung, l’insegnante responsabile della scuola, alla sua giovane collega ventisettenne Vicki Soto, uccisa perché ha fatto da scudo ai suoi scolari, e a Mary Sherlach, la docente psicologa, le tre eroine della tragedia americana, che va il pensiero di quanti, in ogni angolo del pianeta, all’infanzia dedicano la loro vita professionale, continuando ad augurarsi  che, nonostante questa ennesima carneficina di minori, l’umanità tutta continui ad offrire, col sorriso e con l’immancabile tenerezza, a chi si affaccia al mondo  la prospettiva di un’autentica speranza. 

                                                                                                                                                Ambrogio Ietto

lunedì 10 dicembre 2012

ALLA RICERCA DEL FUTURO: L'atlante dell'infanzia a rischio

L'Atlante dell'Infanzia (a rischio) raccoglie un’ampia rassegna di indicatori e quasi 80 mappe sull’infanzia e sull’adolescenza, con particolare attenzione alle aree del rischio. E’ uno strumento di studio e allo stesso tempo un’agenda di lavoro per chi ha a cuore il futuro dei bambini.
Il focus della ricerca di quest’anno è “il futuro”, analizzato da diverse angolature e sotto diversi aspetti: il futuro prossimo dei bambini e dei ragazzi tra disoccupazione, invecchiamento della popolazione, debito pubblico e denatalità; il loro futuro anteriore, i trend e le loro abitudini quotidiane tra iperconnessi e disconnessi, classi digitali e scuole d’altri tempi; il futuro bloccato dai principali indicatori del rischio, la visione di futuro di chi è impegnato ogni giorno al fianco dei bambini.
La pubblicazione è parte di Ricordiamoci dell'infanzia , la campagna che Save the Children ha lanciato a maggio 2012, in aiuto dei bambini a rischio in Italia.
La ricerca è guidata dal G.I.S. (Geographic Information System), un sistema informativo che consente di riferire qualsiasi attributo con una connotazione spaziale ad un sistema di coordinate geografiche, assegnandogli una precisa posizione nello spazio e traducendo così i dati in mappe, cartogrammi e grafici. Le fonti, specificate di volta in volta nelle mappe, sono ufficiali, dotate dunque di un elevato grado di attendibilità.


Leggi: ATLANTE INFANZIA A RISCHIO

giovedì 6 dicembre 2012

L'IMU ALLE SCUOLE .... è un buon investimento?


L’AIMC sull’IMU alle scuole:
più scuola, più scuole, per tutti!

 
In una fase di reale crisi, come quella che sta attraversando il nostro Paese, è doveroso che chi ha la pesante responsabilità di governo chieda sacrifici e trovi soluzioni, anche impopolari, ma necessarie nell’ottica del perseguimento del bene comune e nel supremo interesse della Repubblica.

Vi sono, però, campi che afferiscono alla persona, alla sua dignità, al suo benessere e al suo sviluppo che sono, e devono restare, intangibili. Educazione e istruzione, sanità, cultura, assistenza – in particolare ai disabili e ai minori –, sono dimensioni di civiltà per un popolo e per una Nazione. Gli ultimi provvedimenti del Governo sembrano, purtroppo, seguire una cieca e semplificatoria “logica”, dettata da esigenze di cassa legate all’immediato, piuttosto che dal cercare soluzioni forse più complesse, ma di minore impatto sociale.

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) considera fortemente penalizzante per l’intero sistema scolastico pubblico l’imposizione dell’Imposta MUnicipale propria (IMU) alle scuole gestite da enti non profit. Introdurre il pagamento dell’IMU per attività legate al mondo dell’educazione e istruzione non può che avere ripercussioni negative sugli alunni, ragione d’essere di ciascuna e di tutte le scuole appartenenti al sistema scolastico pubblico, così come delineato dalla Legge 62/2000 della Repubblica.

Aumentare la pressione impositiva in una congiuntura economica già difficile e complessa significa decretare l’inevitabile chiusura di molte istituzioni scolastiche paritarie, in particolare del mondo cattolico, che al pari delle statali fanno del servizio alla persona la loro ragione d’essere. La contemporanea riduzione di fondi al sistema scolastico pubblico e la richiesta di nuove tasse potrà, forse, riempire un po’ le casse, ma renderà, sicuramente, il nostro Paese più povero di fronte alle nuove generazioni e al loro futuro.

 

La presidenza nazionale AIMC

Roma, 6 dicembre 2012

domenica 2 dicembre 2012

DISABILITA' - GIORNATA INTERNAZIONALE- 3 DICEMBRE


Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità




"Si celebra la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre un valore inestimabile, e come tale va considerata. Incoraggio le comunità ecclesiali ad essere attente e accoglienti verso questi fratelli e sorelle. Esorto i legislatori e i governanti a tutelare le persone con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società"   
                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                     Benedetto XVI.

INTERNATIONAL DAY OF PERSONS WITH DISABILITIES

EL DIA INTERNACIONAL DE LOS EMPEDIDOS

JURNEE MONDIALE DES PERSONNES HANDICAPEES

                                                                            http://wuct-umec.blogspot.com
 
 
 


 

martedì 20 novembre 2012

lunedì 19 novembre 2012

EDUCARE ALLA FEDE

Come educare alla fede oggi?
Pubblichiamo l'intervento di mons. Bruno Forte al Convegno postsinodale dei Vescovi  Italiani.

http://aimcsicilia.wordpress.com


 

lunedì 5 novembre 2012

CONCORSO MAGISTRALE

Preparazione per la prova preselettiva concorso a posti di docente

concorso a cattedre.jpgLa Piattaforma on line www.professionedocente.it
è stata predisposta dall’AIMC con il Consorzio in Rete, in collaborazione con l’Università LUMSA, il Consorzio Humanitas e la Cooperativa Ecogeses per ogni ordine di scuola per esercitarsi al superamento delle prove preselettive. Chi si iscrive potrà usufruire di materiali didattici e, in maniera continua e assistita, potrà esercitarsi su batterie di test ancor prima della pubblicazione dei test del MIUR.

I test ufficiali saranno acquisiti tempestivamente dalla piattaforma ed elaborati in modo da offrire ai corsisti infinite possibilità di combinazione casuale.
 

martedì 30 ottobre 2012

EDUCAZIONE e FEDE

Sintesi della relazione tenuta  da monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Roma e delegato per la Pastorale Universitaria Diocesana, in occasione del seminario di studio per i nuovi incaricati di pastorale della scuola e dell’ università, presso l’Ufficio Nazionale per l’educazione la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana sul tema  

“Far crescere la pastorale della scuola e dell’università".

"Il tema dell’educazione costituisce la sintesi delle grandi questioni della “nuova evangelizzazione” sia sul piano dottrinale che pastorale, profeticamente collocati nell’Anno della Fede. Senza la scoperta del rapporto tra Anno della Fede e nuova evangelizzazione non è possibile cogliere la novità storica del tema dell’educazione.
In altri termini esiste un rapporto intrinseco tra l’educare nella fede e la nuova evangelizzazione. La crisi del tema educativo, dopo i primi entusiasmi della fine del primo decennio del 2000, può essere identificata nella difficoltà, ancora in corso, della individuazione della portata epocale di tale rapporto, non più semplicemente di carattere logico e cronologico, prima la riscoperta della fede e poi la nuova evangelizzazione, ma di carattere eminentemente storico e teologico al punto che l’una, l’educazione nella fede, cade senza l’altra, la nuova evangelizzazione ...... "

Leggi: L'ANNO DELLA FEDE E L'EDUCAZIONE

L'UMEC - WUCT ELEGGE IL NUOVO ESECUTIVO

Si è svolto a Roma  il 20-21 ottobre il quadriennale Congresso dell'Unione Mondiale degli Insegnanti Cattolici. In rappresentanza dell'Italia vi hanno preso parte il presidente nazionale, Giuseppe Desideri, e il consigliere UMEC, Giovanni Perrone.
Il Consiglio ha preso in esame l'attività dell'UMEC nel trascorso quadriennio ed approvato la relazione del presidente uscente, Mark Philpot, al quale ha espresso apprezzamento per l'impegno mostrato, nonostante le notevoli difficoltà, in particolare finanziarie, cui ha dovuto fare fronte. Gratitudine è anche stata espressa a Carole Philpot che ha ben supportato l'attività dell'UMEC, a fianco del marito Mark.
L'assistente ecclesiastico, S.E. mons. Luc van Looy, vescovo di Gent, ha svolto una riflessione sul ruolo dell'insegnante cattolico nell'odierna società  e ha proficuamente interagito con tutti i lavori..
Sono intervenuti al Consiglio, a nome della Congregazione della santa Sede per l'Educazione Cattolica, il sottosegretario, mons. Vincenzo Zani, e mons.  Stefano Sanchirico. Mons. Zani, nel sottolineare l'importanza fondamentale che l'educazione ha in ogni società e nel fare riferimento ai lavori sinodali,  ha espresso apprezzamento per l'opera svolta dall'UMEC e per il generoso e qualificato impegno svolto dagli insegnanti cattolici nelle scuole del mondo. Ha evidenziato l'opportunità di trovare nuove vie per rendere l'opera dell'UMEC più efficace e sempre più adeguata a rsipondere alle sfide educative odierne. Nel contempo ha sottolineato la necessità di rafforzare l'apertura a tutti gli insegnanti del mondo, operanti  sia nelle scuole cattoliche sia nelle altre scuole. L'insegnante cattolico, infatti, in qualsiasi realtà operi, è chiamato a testimoniare i valori evangelici e l'insegnamento della Chiesa, ad essere un buon cittadino e un buon cristiano.
Unitamente a mons. Sanchirico ha sollecitato l'UMEC ad interagire con la Santa Sede per la preparazione dell'anniversario della Gravissimum Educationis che avrà luogo nel 2015.
Per riflettere sulle problematiche dell'UMEC, il Consiglio ha ritenuto istituire due commissioni di studio, una su organizzazione e ruolo dell'UMEC oggi e prospettive per il futuro e una sugli aspetti economici.
E' stato, quindi, rinnovato il Comitato Esecutivo che risulta così composto:
Presidente - Guy Bourdeaud'hui  (Belgio) 
Assistente E. - S.E. mons. Luc Van Looy - (Belgio)
Segretario Generale - Giovanni Perrone  (Italia)
Tesoriere - John Lydon- ( Gran Bretagna)

Beatrix Klackowicz (alla quale il Consiglio ha espresso riconoscimento per il lungo e generoso impegno) continuerà a seguire l'ufficio di Roma e a curare le traduzioni.

La domenica mattina il Consiglio ha parteciopato allla Santa Messa di chiusura del Sinodo, celebrata da S.S. Benedetto XVI.
Nella mattinata di lunedì i Consiglieri hanno visitato l'Ufficio di Roma che ha sede presso il palazzo di San Callisto (Città del Vaticano).
Al termine dei lavori il presidente dell'AIMC ha ringraziato il presidente uscente, Mark Philpot, per l'opera svolta e ha espresso l'augurio di buon cammino al nuovo esecutivo, riaffermando l'impegno dell'AIMC per sostenere la vita dell'Unione.

Nelle foto, il Comitato Esecutivo e un gruppo di partecipanti al Consiglio.

martedì 16 ottobre 2012

IL MIO BRACCIO SOPRA IL TUO


Un concorso per le scuole e altre aggregazioni per aiutare i bambini a capire che le differenze possono essere un’occasione di crescita e di miglioramento invece che un limite e una difficoltà. È questo lo scopo del concorso “Il mio braccio sopra il tuo” per l’inclusione scolastica e sociale dei bambini stranieri, con disabilità, diversità e svantaggio organizzato da Soleterre in collaborazione con Paoline Editoriale Libri e il patrocinio di Ministero della Cooperazione Internazionale, del Miur e della Fondazione della Conferenza Episcopale Italiana Migrantes.

Il concorso, a cui possono partecipare i bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, prevede la messa in scena del testo teatrale “Il mio braccio sopra il tuo” e la realizzazione di un video della rappresentazione realizzata. Un apposita giuria valuterà i lavori realizzati: il gruppo primo classificato riceverà in premio una biblioteca per ragazzi di 200 volumi.

Per partecipare al concorso è necessario:
- inviare una copia (DVD) del video della rappresentazione realizzata
- scaricare, compilare ed inviare tutti i documenti necessari (vedi sotto)
- acquisire il consenso dei genitori per i minori coinvolti.

Il materiale relativo al concorso dovrà essere inviato in busta chiusa (con la dicitura Concorso "Il mio braccio sopra il tuo”) entro e non oltre l’11 maggio 2013 alla segreteria del concorso presso:
Soleterre – strategie di Pace Onlus
Via Montale 19/21 – 20090 Opera (Milano)

  

venerdì 12 ottobre 2012

C'ERANO UNA VOLTA I BAMBINI



 C’erano una volta i bambini

Arrivano a scuola le forze dell'ordine .... un bambino si dimena perchè non vuole andare con loro .... Il tutto tra urli e grida di familiari e passanti ....
A proposito, pubblichiamo alcune riflessioni di Ambrogio ietto, presidente provinciale dell'AIMC di Salerno. 

Rubo a Roberto Volpi, collaboratore dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, il titolo di questa riflessione che mi dispongo a scrivere dopo aver rivisto per l’ennesima volta le immagini del bambino di dieci anni di Cittadella di Padova, rilevato presso la scuola frequentata e portato di peso, a forza, da uomini della Polizia di Stato in esecuzione di un provvedimento di affidamento in via esclusiva al padre, con successivo collocamento in una comunità.
Volpi aveva dato ad un suo libro ( La Nuova Italia Editrice, 1998, lire 15.000 )  il titolo da me utilizzato, volendo evidenziare il graduale affievolimento della condizione di bambini a causa della particolare protezione e dell’eccessiva pratica del vezzeggiamento di cui essi sono destinatari.
Il piccolo che si dimena nei pressi dell’edificio scolastico e che cerca di resistere all’opera di sollevamento forzoso del suo corpo da parte dei poliziotti non è il bambino esaltato dalle ‘ Dichiarazioni dei diritti ‘....

Leggi:  www.aimcsalerno.com

giovedì 11 ottobre 2012

PORTA FIDEI



L’AIMC sull’apertura dell’Anno della Fede

 L’11 ottobre 1962 in Vaticano nella basilica di S. Pietro Papa Giovanni XXIII dava inizio ufficialmente al Concilio Vaticano II. Oggi, a cinquant’anni di distanza, nella stessa data si apre l’Anno della Fede, voluto da Papa Benedetto XVI.

Con il documento Porta fidei, il Santo Padre ha indetto questo speciale anno di grazia, proprio per fare memoria del cinquantesimo di inizio dell’evento conciliare e del ventesimo di pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
«Ho ritenuto – ha affermato il Papa – che possa essere un’occasione propizia per comprendere che i testi lasciati in eredità dai Padri conciliari, secondo le parole del beato Giovanni Paolo II, “non perdono il loro valore né il loro smalto”. È necessario che essi vengano letti in maniera appropriata, che vengano conosciuti e assimilati come testi qualificati e normativi del Magistero, all'interno della Tradizione della Chiesa … Sento più che mai il dovere di additare il Concilio, come “la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre”» (Porta fidei, 5).

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) in comunione con tutta la Chiesa partecipa con gioia e raccoglie volentieri l’invito a rileggere, a conoscere meglio e ad assimilare i testi del Concilio, che Papa Giovanni Paolo II aveva felicemente indicato come la “bussola” per il cammino della Chiesa futura. Una “bussola” cui vogliamo, ancora una volta, affidare la navigazione della nostra Associazione.

La presidenza nazionale AIMC
Roma, 11 ottobre 2012


Motu Proprio: PORTA FIDEI

lunedì 8 ottobre 2012

I MEDIA SIAMO NOI


10° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione

I media siamo noi. L'inizio dell'era biomediatica

    La decima edizione del Rapporto sulla comunicazione (sostenuto da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia) prosegue il monitoraggio dell’evoluzione dei consumi dei media - misurati ormai nell’arco di un decennio - e l’osservazione dei cambiamenti avvenuti nelle diete mediatiche degli italiani, tracciando così le grandi linee di trasformazione del sistema dei media. Tre approfondimenti tematici riguardano questioni di grande rilevanza e attualità. Il primo concerne gli effetti della rivoluzione digitale, con il rafforzamento della tendenza alla personalizzazione dei media: diventano centrali la trascrizione virtuale e la condivisione telematica delle biografie personali. Il secondo tema è la rinnovata concezione della privacy in un’epoca in cui il primato del soggetto si traduce nell’esibizione denudata del sé digitale. Il terzo argomento sono i mutamenti in corso nel settore della pubblicità e gli effetti sul pubblico.

Leggi: Rapporto CENSIS sulla COMUNICAZIONE

giovedì 4 ottobre 2012

5 ottobre - GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI

5 ottobre 2012


     Nelle piazze d’Italia:

                                      “Insegnare in una scuola che cambia”

                                                                                                                                  www.aimc.it


World Teachers’ Day 2012: Take a stand for teachers!
 
Día Mundial de los Docentes de 2012: ¡Apoya a tus docentes!
 
Journée mondiale des enseignants 2012
                                                                                       http://wuct-umec.blogspot.com
 
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LA GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI
                                                                                             di Ambrogio Ietto
 
E’ dal lontano 1994 che l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, dedica il 5 ottobre alla ‘ Giornata Mondiale dell’Insegnante’. Questa ricorrenza si contraddistingue, così, come l’occasione annuale per una riflessione pacata sulla  figura di un professionista dell’educazione e sulla funzione da essa svolta nel contesto socio – culturale e storico della realtà del nostro Paese. ....
                               leggi:  www.aimcsalerno.com