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venerdì 31 dicembre 2010

PEACE, PAZ, PAIX, FRIEDEN, PACE ...

 LIBERTÀ RELIGIOSA, VIA PER LA PACE
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
PER LA CELEBRAZIONE DELLA  XLIV GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
1° GENNAIO 2011

BUON ANNO! Auguri per una vita buona


Che cosa augurare per l’anno nuovo se non il viver bene? Ne siamo tutti convinti, ma non sempre concordiamo sul significato di vita buona.
Se dovessimo fare un’indagine, avremmo molteplici, e talora contrastanti, idee a proposito: dalla montagna di soldi, al benessere fisico, all’amante di giornata, al successo televisivo, a una splendida carriera, alla serenità, al posto di lavoro, al generoso servizio verso il prossimo, alla sopraffazione dell’avversario di turno e a tant’altro ancora. Di certo, ci sono molta insicurezza e tanto disagio in giro, causati dall’incertezza del futuro e da altri problemi che la vita quotidiana ci pone, e talora l’idea di una buona vita è confusa e mutevole. Talora può sembrare una chimera. ....

Leggi:  AUGURI PER UNA VITA BUONA

giovedì 30 dicembre 2010

RAGAZZI E INTERNET ... Ci vuole un semaforo

Che uso fanno i nostri ragazzi di internet? Che impatto ha la Rete su di loro? Che rischi corrono quando navigano? E quali sono le responsabilità dell’adulto? Sonia Livingstone, direttrice del Department of Media and Communications della London School of Economics , professore di Psicologia sociale e tra i maggiori esperti di media e comunicazione in Gran Bretagna con particolare occhio per l’ audience giovanile, cerca di rispondere a queste domande nel suo Ragazzi online .....

Leggi: Accendi il semaforo sul web

venerdì 24 dicembre 2010

AUGURI. E' NATALE!

“Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata”  (Matteo 4,16).

Questa notte Gesù viene a portare la Sua Luce di salvezza nelle nostre tenebre e in quelle di tutti gli uomini della Terra.

E’ Natale per noi se ci ricordiamo che la giustizia è figlia della solidarietà. Non dimentichiamoci di chi attorno a noi ha bisogno del nostroabbraccio, del nostro aiuto.

martedì 21 dicembre 2010

A chi/che serve un Natale anonimo?

Il Natale anonimo non serve a nessuno.


Sono sempre più frequenti i casi di scuole, per lo più del settore della scuola materna ed elementare, nelle quali gli insegnanti, per rispetto della presenza multietnica di diversi alunni, rifuggono da qualsiasi riferimento alla tradizione italiana, arrivando anche ad escludere il Bambinello da un improbabile presepe.

Babbo natale sì, Gesù bambino no, per rispetto delle culture diverse. Una scelta che non piace alle mamme italiane, ma nemmeno, a quanto sembra, alle mamme di bambini stranieri.
Se ne parla nell’edizione milanese di Repubblica, citando il caso di una scuola materna (ma l’esempio vale certamente per molte altre scuole non citate), in cui le renne infiocchettate sono al posto del bue e dell´asinello. Le maestre hanno deciso di rinunciare alla tradizionale festa di Natale aperta alle famiglie e di "censurare" poesie e canzoncine a contenuto religioso, perché «L´asilo è multietnico, molti bambini non sono cristiani e questo tipo di celebrazione rischia di discriminarli».
In questo modo, però i discriminati sono i bambini italiani. Le mamme insorgono («la festa di Natale non faceva male a nessuno») e da Palazzo Marino l´assessore all´Istruzione chiede chiarimenti.
Il problema si pone in tutta Italia, e non mancano recenti casi di natali anonimi in nome dell’antidiscriminazione, anche se non dappertutto le scelte sono così drastiche.
Un grave errore, e non solo secondo i cattolici: «Quel che ci serve - spiega Ugo Perone, docente di Filosofia delle religioni all´Università del Piemonte orientale e inventore, negli anni Novanta a Torino, di uno dei primi "calendari multietnici" - è una cultura dell´accoglienza, non la rimozione di aspetti autentici e profondi come il cristianesimo è tuttora in Italia».
Nel servizio che Repubblica ha dedicato al Natale nelle scuole italiane, rilevando episodi che annullano di fatto la tradizione cristiana del presepe e della festività, sono riportate le prese di posizione, in merito, di esponenti delle comunità musulmane.

da http://www.tuttoscuola,org/  20 dic. 2010

Leggi l'articolo di Repubblica : Niente natale... siamo multietnici!

venerdì 17 dicembre 2010

NOOSFERA, COMUNICAZIONE, NETWORK SOCIALI ed altro....

Oggi l’impetuoso sviluppo delle reti (in primo luogo Internet) dimostra che la vera vocazione dei computer è il collegamento interattivo tra gli individui, i quali sempre più fungono da nodi della grande ragnatela di comunicazione che si sta estendendo su tutto il pianeta….


Grazie a Facebook ( e agli altri social network) abbiamo sviluppato una fitta rete di interconnessioni. Il nostro Io si muove in una logica possessiva, in un delirio di autoaffermazione, ma tutti i giorni è costretto a fare i conti con gli altri. Se gli altri ci servono, bene. Ma se avanzano pretese e creano problemi…..

Talora c’è un atteggiamento schizofrenico: prima esaltiamo l’Io oltre misura e poi cerchiamo amicizie in rete……

In allegato un’intervista al sociologo Zamperini e un articolo sull’avvento della Noosfera che ci pongono interrogativi sul comunicare oggi e ci stimolano a ricercare idonei percorsi educativi.

Leggi:  http://aimcsicilia.wordpress.com/2010/12/17/noosfera-comunicazione-ostracismo-ed-altro/

martedì 14 dicembre 2010

E' POSSIBILE EDUCARE IN RETE?

Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom (Coordinamento associazioni per la comunicazione, che comprende 28 realtà associative a livello nazionale) organizza giovedì 15 alle ore 21 un appuntamento online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: "Testimoni digitali. Come è possibile educare in Rete?". Ospite della serata sarà don Ivan Maffeis, vicedirettore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana. L’incontro vuole essere l’occasione per riflettere sul rapporto tra educazione e internet alla luce dei recenti fatti di cronaca: dai documenti diffusi da Wikileaks alla copertura mediatica della scomparsa di Yara Gambirasio.


La serata chiude il ciclo di incontri promossi dal laboratorio “Animatori Cultura e Comunicazione” del Copercom per l’anno 2010.

domenica 12 dicembre 2010

SCUOLA ITALIANA, che cosa ne pensano i docenti

Malpagati, con scarso presti­gio sociale, preoccupati per il futuro. Per gli insegnanti italiani la scuola è peggiorata e le riforme scolastiche sono servite a ben poco. Le bocciano in tre su quat­tro e al ministro Gelmini appioppa­no una grave insufficienza: 3,6. Tem­pi duri per maestri e professori, no­nostante tutto ancora soddisfatti del loro lavoro che dà la possibilità di dia­logare con i ragazzi e aiutarli a cre­scere. Frustrati ma orgogliosi, dun­que. Il quadro che emerge dall’inda­gine tra gli insegnanti condotta dal­la Swg per conto di Cisl-Scuola non piace al Ministero dell’Istruzione che replica con durezza citando i dati dif­fusi dall’Ocse sul miglioramento del­la scuola italiana.......
Leggi: La riforma alla prova dei docenti

mercoledì 8 dicembre 2010

LA SCUOLA ITALIANA MIGLIORA LA SUA PAGELLA - L'indagine Ocse-Pisa

Ancora sotto la media, ma con qualche miglioramento nei risultati, che inverte un trend negativo. È la fotografia scattata all’Italia dall’indagine internazionale Ocse-Pisa sui livelli scolastici di competenza dei quindicenni in lingua, matematica e scienze. Una rilevazione triennale presenta ieri mattina nella sede dell’Invalsi (l’Istituto di valutazione del sistema scolastico) in contemporanea a Parigi, sede dell’Ocse, cioè l’organismo internazionale che la realizza dal 2000 ogni tre anni ed è giunta alla sua quarta edizione.


Leggi:
La scuola d'Italia migliora la sua pagella
INVALSI
 Bambini  e a dolescenti ai margini
  Disuguaglianza sociale

martedì 7 dicembre 2010

INTERNET CAMBIA L'UOMO E IL SUO CERVELLO

Due articoli pubblicati sulle pagine di cultura del Corriere della Sera, il 24 novembre, mettono in risalto aspetti inquietanti della diffusione sempre più capillare delle tecnologie informatiche, che starebbero modificando profondamente non solo il modo di interagire e rapportarci al mondo, ma il nostro stesso cervello e le sue facoltà. I due articoli non sono disponibili online, ma per l'originalità delle argomentazioni e la lucidità con cui sono espresse, merita in questa sede riassumerli.....

Leggi: Internet cambia l'uomo e il suo cervello
           I nostri ragazzi sono più vittime della realtà o del mondo virtuale?

lunedì 6 dicembre 2010

VERSO I 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA

“Nelle elezioni trionfa danaro, il favore, l‟imbroglio; ma non accettare tali mezzi è considerato come ingenuità imperdonabile… Tutto cade. Ogni ideale svanisce. I partiti non esistono più, ma soltanto gruppetti e clientele. Dal parlamento il triste spettacolo si ripercuote nel paese. Ogni partito è scisso. Le grandi forze cedono di fronte a uno spappolamento e disgregamento morale di tutti i centri d‟unione.”


Di quale Italia si parla? Di quella di oggi? In realtà si tratta di un testo di Giuseppe Prezzolini di cento anni fa, alla vigilia del cinquantenario dell‟Unità del 1911. Allora, la monarchia e il governo di Giolitti investirono molto sul “giubileo della patria”, culmine del processo di costruzione nazionale del Risorgimento. Ma anche allora, come si è visto, il paese e la politica sembravano in acque torbide secondo un illustre osservatore, come Prezzolini.......
 
Così il prof. Andrea Riccardi nella relazione introduttiva al X Forum del Progetto Culturale della CEI sui 150 anni dell'unità d'Italia svoltosi nei giorni scorsi a Roma.
 
Leggi l'intervento: IDENTITA' E MISSIONE

domenica 5 dicembre 2010

44° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2010: Tornare a desiderare

La società slitta sotto un’onda di pulsioni sregolate. Viene meno la fiducia nelle lunghe derive e nell’efficacia delle classi dirigenti. Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare le dinamiche sociali....     Più utile è il richiamo a un rilancio del desiderio, individuale e collettivo, per andare oltre la soggettività autoreferenziale, per vincere il nichilismo dell’indifferenza generalizzata. «Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare la dinamica di una società troppo appagata e appiattita».

Leggi: Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio
           Italia, un Paese frenato dall'apatia
           Processi formativi in Italia
           Le contraddizioni della scuola italiana

sabato 4 dicembre 2010

MAI COSI' POVERI IN ITALIA

Il rapporto "Bambini e adolescenti ai margini", pubblicato nel dicembre 2010 dal Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF (IRC) è un'indagine comparativa tra 24 Paesi OCSE sulle varie dimensioni del benessere di infanzia e adolescenza e sul livello di disuguaglianza tra coetanei.
L'Italia appare purtroppo agli ultimi posti in quasi tutte le graduatorie, evidenziando la forte necessità di correggere i crescenti squilibri sociali ed economici che stanno caratterizzando il nostro Paese.
Leggi:
Bambini e adolescenti ai margini - Povertà in Italia

Bambini: mai così poveri in Italia

Il video, girato dai ricercatori dell'UNICEF autori dell'indagine, illustra il caso dell'Italia attraverso la storia di Fabio, 13 anni, dalla Campania.
 
Video: Bambini ai margini - Una storia italiana